Vlodymyr Kvurt, il Responsabile della gestione rifugiati della regione ucraina di Lviv, ha dichiarato: “C’è un fenomeno di rientri di profughi in Ucraina, parliamo di migliaia di persone. Alcuni di questi riguardano anche l’Italia, dove molte madri hanno deciso di tornare a casa, laddove possibile, per essere vicine ai propri figli in guerra”.
Molti cittadini ucraini sono fuggiti dalla guerra, ma molti di questi profughi ora vogliono ritornare nelle loro case o in quello che resta di queste ultime in Ucraina, nonostante continuino gli scontri a fuoco, i bombardamenti e nonostante la situazione precaria e rischiosa a cui si espongono.
Molte mamme che erano arrivate con i propri bambini avevano lasciato un i propri mariti e i propri figli maschi maggiorenni a combattere e il loro cuore era diviso. Oggi, nonostante la paura, preferiscono tornare nel loro Paese, per poter aiutare e partecipare alla resistenza a cui gli Ucraini ci hanno abituato.
Forse è una scelta opinabile, ma non discutibile ed è il nuovo fenomeno di questa guerra che colpisce come sempre i civili e non i politici che compiono invece scelte scriteriate.
Gli ucraini vogliono tornare nel loro paese anche perché, nonostante le bombe continuino a distruggere, pensano già alla ricostruzione. Sognano il ritorno alla normalità m, pensano già a ricostruire tutto ciò che l’invadore ha meticolosamente distrutto e scappano da situazioni sicure, in cui si sono rifugiati, per aiutare i loro connazionali che sono rimasti a combattere.