Ieri oltre 500 mila vaccini. L’Rt nazionale risale a 0,85

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha scritto su Facebook: “Ieri in Italia sono state somministrate oltre 500 mila dosi di vaccino. Grazie alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale e a tutte le istituzioni per il gran lavoro di squadra. Il vaccino è la vera strada per uscire da questi mesi così difficili”.

Da quanto si apprende, dall’ultimo monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss sull’andamento dell’epidemia per il periodo 12-18 aprile, risale l’indice Rt nazionale di contagio del Coronavirus che la scorsa settimana era a quota 0,81 e che torna al valore 0,85. L’incidenza scende invece a 146 casi su 100mila abitanti, la scorsa settimana era 157 su 100mila abitanti.

Undici Regioni e Province autonome hanno una classificazione di rischio moderato, di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane e 10 Regioni hanno una classificazione di rischio basso. Tre Regioni, contro 4 della settimana precedente, hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Campania e Sicilia hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre di tipo 1.

Scende, ma rimane alto, il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica e cioè il 30%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate in terapia intensiva, che passa da 3.151 del 20 aprile a 2.748 del 27 aprile. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 23.255 del 20 aprile a 20.312 del 27 aprile.

Nelle conclusioni gli esperti evidenziano che “la ormai prevalente circolazione in Italia di una variante virale caratterizzata da una trasmissibilità notevolmente maggiore, richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia“.

 


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