Il Caso Maxxi: quando la Destra non c’è, la Sinistra balla

“Ahi Ahi, Signor Sgarbi, ci è caduto sul sessismo”. Non potevamo che non riprendere una delle frasi storiche televisive con il quale Mike Bongiorno esordì in diretta: “Ahi ahi, signora Longari, mi è caduta sull’uccello”. Anche perché, con il tema, ci rientriamo eccome.

Una nuova bufera si sta scatenando conto il Governo e stavolta, a metterci la faccia, è il Sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi. Lo stanno chiamando ‘il Caso Maxxi’, in riferimento al luogo in cui tutto ha avuto  inizio. Il giorno 22 giugno si è tenuta la serata di apertura dell’Estate al Maxxi, con un intervento da parte di Morgan e Vittorio Sgarbi. I dipendenti del Museo nazionale, a distanza di pochi giorni, hanno inviato una lettera di protesta contro le parole usate dal Sottosegretario, al quale ha fatto seguito una seconda missiva contenente tutte le firme indirizzata al Presidente Alessandro Giuli. Nella seconda si legge:

 “Gentile Presidente, ci teniamo a precisare che in nessun modo le nostre parole erano intese come atto di sfiducia nei confronti della Presidenza della Fondazione piuttosto erano volte a consolidare il dialogo costruttivo e aperto. Nel rinnovarle la piena fiducia, cogliamo l’occasione per ringraziarla del confronto e del tempo che ci ha dedicato”.

Insulti e video hanno iniziato a circolare alla velocità della luce, ma a far scalpore non è tanto il discorso di Sgarbi – vista la notorietà del personaggio per non aver peli sulla lingua – ma quanto il fatto che lo abbia pronunciato al Maxxi come se fosse in qualsiasi bettola di periferia. La lettera diventa notizia, il video virale e non è servito molto affinché arrivasse nei banchi della Sinistra.

La Sinistra continua a cercare risposte…

che però tardano ad arrivare. Il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, chiama al rapporto la Destra: “Continua il silenzio della Presidente Meloni sui suoi Ministri e sottosegretari, come Santanchè e Sgarbi. Perché dobbiamo accettare come normali gliinsulti e le parolacce di Sgarbi e subirli in ogni consesso, dai convegni alla tv? I suoi turpiloqui non possono essere la caratteristica del linguaggio di un rappresentante delle istituzioni. È inammissibile che a Sgarbi sia concessa questa tolleranza nell’offesa e nell’insulto”. 

Ma veramente la Destra si sta ritirando come le corna delle lumache? Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha scritto al Presidente del museo, Alessandro Giuli, per chiedere spiegazioni su quella serata. Il Ministro è certo che il Presidente sia contro ogni forma di sessismo e volgarità. “La libertà di manifestazione del pensiero deve essere sempre massima e garantita a tutti, ma trova il suo limite nel rispetto delle persone. Anche le forme dell’espressione non devono mai ledere la dignità altrui. Le istituzioni culturali, e so che Alessandro Giuli è d’accordo con me, devono essere aperte e plurali ma lontane da ogni forma di volgarità. Chi le rappresenta deve mantenere un rigore più alto di altri”.

“Il cazzo è un organo di conoscenza, cioè di penetrazione, serve a capire”. Dopo queste parole, in una manciata di secondi, il Presidente Giuli ha realizzato le migliaia di polemiche che avrebbero seguito il discorso di Sgarbi, tentando così di metterci una pezza dichiarando “Sta citando Moravia”. La ripresa non è bastata e l’intervento di Sgarbi continua a far parlare, ma una silenziosa Destra potrebbe creare ancora più danni.

E non è tutto. Anche Morgan è finito recentemente nell’occhio del ciclone, dopo aver gettato in ballo le edizioni scorse di Sanremo presentate da Amadeus. A sostenere il presentatore è l’amico Fiorello che in un video, insieme a Fabrizio Biggio, ha risposto così al cantante: “Morgan, Sgarbi, avete ragione! Amadeus non è capace..’Fai rumore di Diodato’? È brutta! ‘Dove si balla di Dargen D’Amico’ la mettono ancora nelle discoteche. Per non parlare dei Maneskin, che con ‘Zitti e Buoni’ hanno vinto l’Eurovision. Amadeus, li hai proprio rovinati! – Scherzano Fiore e Biggio – Non devi fare niente per levare Amadeus da Sanremo, perché tanto è il suo ultimo anno. Lanceremo una petizione per rendere Morgan direttore artistico! Così finalmente sentiremo canzoni di successo, non queste cacate che ha scelto Amadeus. Vedrai che successo avrà il Festival…». 

Il sipario, quindi, è ancora molto lontano dal calare.

 

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it