Il Paese, quest’anno, è particolarmente orgoglioso dei risultati ottenuti nello sport.
Dal Campionato europeo di calcio, alle Olimpiadi di Tokyo, per arrivare alle 69 medaglie – record assoluto! – vinte dai nostri atleti in gara nelle Paralimpiadi, sempre a Tokyo, è tutto un inanellarsi di successi, che hanno portato un sorriso ed una speranza in un contesto sociale, triste ed affannato sotto i colpi di maglio del Covid.
C’è un neo che l’opinione pubblica, in una certa misura, ha registrato.
L’evidenza che i media e le istituzioni hanno dato alle fantastiche medaglie ottenute nel Calcio e nelle Olimpiadi, non è pari a quella conferita agli atleti paralimpici, celebrandone le gesta.
Eppure, i risultati di questi meravigliosi sportivi hanno un valore particolare, che tocca il cuore, i migliori sentimenti del Paese e valgono da esempio e sprone per uscire, credendo in qualcosa di superiore, da situazioni pesanti e vivere in piena dignità e gioia.
A questo aspetto è dedicato l’articolo apparso sul “Il Tempo”, del 7 settembre u.s., a firma di Tiziano Carmellini, che ha ottimamente ripreso un elevato pensiero del Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro.
Nello scritto non si ravvede voglia di polemica. C’è soltanto la serena presa d’atto da parte di una Personalità che, dall’alto dell’osservatorio di una benemerita Fondazione, eccellente nel mecenatismo e nel sostegno ai meno fortunati, apre il suo cuore, raccogliendo ed interpretando una fascia sensibile del sentiment nazionale.