Il mercato auto cresce, ma “l’elettrico” è in calo

Nel mese di settembre – secondo i dati del Ministero dei Trasporti  sono state immatricolate 136.283 auto, il 22,78% in più dello stesso mese del 2022. Da inizio anno complessivamente sono state vendute 1.176.882 vetture, con una crescita del 20,57% sull’analogo periodo dell’anno scorso, ma in calo del 19,8% rispetto al 2019.

Il Gruppo  Stellantis ha immatricolato a settembre in Italia, secondo quanto riportato da Dataforce, 44.406 auto, il 24,8% in più dello stesso mese del 2022, un aumento maggiore di quello registrato dal mercato (+22,78%).

La quota di mercato sale dal 32 al 32,5%. Tra i brand Jeep raddoppia i volumi nel mese e porta la quota di mercato vicino al 5%. Il Centro Studi Promotor, presieduto da Gian Primo Quagliano, attribuisce la crescita del mercato “in misura non trascurabile alle autoimmatricolazioni, cioè alle immatricolazioni ai concessionari di auto nuove da destinare al mercato dell’usato con chilometri zero”: a settembre sono state 17.200, da gennaio 99.286. Quagliano spiega che “in Italia abbiamo sempre più auto e sempre più vecchie”.

Il Presidente dell’UNRAE, Michele Crisci, ha dichiarato che – “diventa sempre più urgente un piano puntuale e chiaro del Govrno per determinare il percorso che l’Italia intende seguire nella transizione green, rivedendo l’attuale sistema di incentivi per renderli più fruibili, maggiormente indirizzati ai target europei, utili a un accelerato rinnovo del parco, destinati a tutte le imprese, rivedendo le regole e recuperando i residui del 2022 e quelli quasi consolidati del 2023“.

Le auto elettrificate tornano a scendere, dopo il buon risultato di agosto, e perdono quota mercato: le bev (auto elettriche pure) si fermano al 3,6% delle immatricolazioni e le plug-in al 4%, portando al 7,6% la quota complessiva dei modelli “ricaricabili”.

Fra i brand emergenti Tesla ha contribuito a questa frenata, registrando a settembre -25% anche se da inizio anno ha triplicato i volumi.

Tra i probabili motivi del calo delle vendite di auto elettriche ci sono probabilmente i costi ancora molto elevati rispetto alle altre vetture a trazione e tradizionale, ma anche la mancanza di una rete di distribuzione delle colonnine per la ricarica e la inadeguata rete di centri di assistenza tecnica in Italia che comporta un tempo più lungo per il fermo macchina e il reperimento dei pezzi di ricambio.

Nel caso di Tesla, in particolare, molti automobilisti hanno lamentato che la segnalazione di un guasto necessita di una  perfetta conoscenza della lingua inglese per i possessori dell’autovettura, in quanto il centro di assistenza tecnica di trova  negli Stati Uniti.

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