Perché il Portavoce della Premier si è dimesso dopo soli tre mesi

Si è dimesso, lasciando Palazzo Chigi, il giornalista Mario Sechi,  ex Direttore del Tempo e poi  dell’AGI e nominato Capo Ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio tre mesi fa dalla Premier Giorgia Meloni.

Sechi ha assunto la direzione responsabile del quotidiano nazionale “Libero”, attualmente diretto da Alessandro Sallusti che, a sua volta, torna alla direzione del quotidiano “Il Giornale “.

Se l’Istituzione chiama, e sei un patriota, e sei un italiano, le persone serie rispondono. L’Istituzione ha chiamato e io ho risposto”. Sechi motivo’ così le ragioni del suo addio ai giornalisti dell’AGI.

A quanto trapela da fonti vicine al nuovo Direttore di “Libero”, Mario Sechi  si sarebbe dimesso a causa di un clima eccessivamente teso e livoroso che, secondo le fonti,  si respirerebbe nel Palazzo.

In realtà sembrerebbe che il motivo principale sia che il rapporto di lavoro tra Mario Sechi e Patrizia Scurti e Giovanna Ianniello, Consigliera per la comunicazione, non sarebbe mai stato idilliaco. Un legame che di fiducia e di militanza quello delle due donne con la Meloni, che si è ancor più rafforzato negli ultimi tempi.

Per la successione a Sechi, imputato anche di alcune scelte comunicazionali  andate male, la conferenza stampa di Cutro docet, si fa il nome di Daniele Capezzone, che però frena e a chi gli chiede conferma della sua candidatura risponde con queste parole vis Twitter : “Anche oggi giornali e siti mi attribuiscono prestigiosi ma inesistenti nuovi sbocchi professionali. Se e quando ci saranno novità, le comunicherò volentieri”.

In verità, Capezzone fu contattato per l’incarico ancor prima di Sechi e declinò la proposta perché non disposto a rinunciare alle sue altre attività giornalistiche ed editoriali, e alle collaborazioni televisive che si è ritagliato nel corso degli anni.

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