L’ Etna non si ferma. Il vulcano della Sicilia ha prodotto una notte di fuoco

Notte di fuoco e lava sul Vulcano della Sicilia. Spiega l’Osservatorio etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che dalle 20:13 si è osservato un trabocco lavico dal cratere di sud-est verso la Valle del Bove. Nelle ore successive è rimasta attiva una fontana di lava fino alle 3.30 circa.

Un’ora prima era aumentata l’ampiezza media del  parossismo vulcanico, con la sorgente localizzata a circa tremila metri, corrispondenza del cratere di sud-est.

Dal vulcano, boati e nube eruttiva

Il fenomeno è stato accompagnato da forti boati e dall’emissione di una colonna di nube eruttiva che ha fatto cadere lapilli e cenere lavica sul versante nord-est del vulcano.

L’attività di fontana di lava, secondo le osservazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, si è conclusa alle 4 e 30 di questa mattina.

La colata, che si espande lungo il versante occidentale della Valle del Bove, continua ad essere moderatamente alimentata. Il fronte più avanzato ha raggiunto circa quota 1.800 metri sul livello del mare. L’ampiezza del tremore vulcanico si è riportata su valori medi.

A marzo tre eventi parossistici dell’Etna

Solo nella prima settimana di marzo, rileva l’Ingv, sono avvenuti tre intensi eventi parossistici al Cratere di Sud-Est dell’Etna, che hanno prodotto alte fontane di lava, colonne eruttive con ricadute di materiale piroclastico in zone sottovento, e colate di lava in zone non abitate. ‘A Muntagna‘ non smette di dare spettacolo.

 

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