Conclusa a metà luglio la fase di consultazione, l’Eiopa – European Insurance and Occupational Pensions Authority, l’Authority Europea in campo assicurativo e previdenziale, si appresta, ora, a varare le nuove linee guida in tema di trasparenza dei reali benefici e dei costi legati ad alcuni prodotti assicurativi ibridi, ormai, particolarmente diffusi in Europa e anche in Italia , le polizze unit linked e le polizze multiramo .
Si tratta di strumenti finanziari che hanno incontrato un crescente consenso e conseguente diffusione in tutti i Paesi dell’Unione Europea, rappresentando una risposta del pubblico degli investitori, scoraggiati dall’orientarsi verso altri strumenti finanziari a rendimento zero, quando non, addirittura, con interessi in territorio negativo; o costretti a cercare forme alternative di investimento per non rimanere penalizzati dall’imposizione da parte delle banche di prelievi sulle giacenze dei propri conti.
Secondo i dati raccolti dalla stessa Authority questi prodotti assicurativi pesano quantitativamente per oltre il 60% nel novero dei nuovi prodotti IBIPs (Insurance Based Investment Products) con premi contabilizzati nel 2019, pari a 340 miliardi di euro e con un patrimonio stimato di circa 2800 miliardi di euro.
A fronte di questo successo, testimoniato inconfutabilmente dalle cifre appena ricordate, vi sono però le perplessità suscitate dai loro costi complessivi, che, in particolare, per le unit linked, nell’ambito dell’Unione Europea, oscillano dall’1,1% della Finlandia al 3,7% di Slovenia e Polonia .
Da questo punto di vista l’Italia si segnala per essere, purtroppo, uno dei 5 Paesi dell’Unione, in cui l’impatto complessivo dei costi (3,2%) si situa al di sopra del 3%;mentre per gli altri strumenti ibridi il nostro Paese risulta in linea con la media europea dei costi, con il valore del 2%.
L’eccessiva onerosità incide, pertanto, in modo determinante sul valore reale di queste polizze; un aspetto critico, che, quindi, oltre a richiedere l’attenzione dell’EIOPA, ne determinerà a breve un intervento regolamentare da calare successivamente nei diversi contesti nazionali attraverso le Authority dei singoli Stati.
In definitiva, l’obiettivo delle nuove regole, concepite tenendo conto dei diversi aspetti di questi strumenti finanziari (investimento, assicurazione, garanzia) è, da un lato, stimolare le compagnie assicurative a presentare dei prodotti che siano effettivamente più equilibrati sul piano del rischio/rendimento alle esigenze della clientela retail; dall’altro, nel segno di una maggiore tutela per i consumatori di prodotti finanziari, contribuire a renderli più consapevoli delle scelte d’investimento operate.