In Italia l’indice di trasmissibilità di Covid-19, non è più in calo ma è stabile. Nel periodo che va dall’8 al 21 settembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 mentre la scorsa settimana era 0,82.
Inoltre,dal report diffuso dall’Istituto superiore di sanità (Iss), sul Monitoraggio della Cabina di regia emerge che: “è in diminuzione l’incidenza settimanale a livello nazionale: 37 per 100.000 abitanti nel periodo 24-30 settembre, contro 48 per 100.000 abitanti (13-19 settembre). L’Italia resta dunque al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti”.
In leggera diminuzione l’Rt ospedaliero che risulta essere a quota 0,80 al 21 settembre, contro il valore di 0,86 rilevato al 14 settembre.
Nel report si legge inoltre che: “il tasso di occupazione in terapia intensiva è infatti in lieve diminuzione al 4,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 5,5%”.
L’Iss riferisce che sono in diminuzione: “il numero di nuovi casi di Covid-19 non associati a catene di trasmissione (7.070 vs 8.482 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (34% vs 33% la scorsa settimana). Diminuisce leggermente invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 46%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (21% vs 21%)”.
Secondo i dati contenuti nel report: “Una sola Regione risulta classificata a rischio moderato, secondo il Dm del 30 Aprile 2020. Le restanti 20 Regioni/Province autonome risultano classificate a rischio basso”. Dalle tabelle allegate alla bozza del documento, la classificazione complessiva del rischio di trasmissibilità risulta moderata per il Lazio.