In ricordo di Serafino Gatti

Il 15 gennaio u.s. è venuto a mancare il Prof. Avv. Serafino Gatti.  Lo ricordo con animo affranto, memore delle numerose occasioni di amicizia, di vicinanza e di collaborazione, sviluppatesi in più di 30 anni.

Mi piace ricordare, come comuni esperienze, la Cofiri (Gruppo IRI) e l’attiva partecipazione ad iniziative, da me promosse e sviluppate, come la rivista Mondo Bancario e, successivamente, Tempo Finanziario, l’Associazione per lo Studio dei Problemi del Credito, la Banca Popolare di Roma.

Durante questa militanza, arricchitasi negli ultimi anni con la nostra posizione di soci della Fondazione Roma, ho potuto avvalermi della sua grande sapienza giuridica, e godere della sua sensibilità e gentilezza, della sua incredibile attenzione verso tutto e tutti.

Potrei, con commozione, bloccare qui il ricordo. Però, dal momento che il suo curriculum, accademico e di lavoro è particolarmente ricco, finisco per sentirmi in colpa per non avere richiamato qualcosa di significativo.

Per evitare questo rammarico, mi faccio aiutare dal Premio Dorso, conferitogli nel 2013. La motivazione gli stava particolarmente a cuore dal momento che essa era riuscita a condensare ed evidenziare l’essenza del suo impegno civile e professionale, con un richiamo al suo amato Mezzogiorno.

‘’II Prof. Serafino Gatti, originario della terra di Guido Dorso, ha rivolto sempre molta attenzione ai problemi ed alle esigenze delle comunità locali, in particolare a quelle ubicate nel Mezzogiorno d’ Italia. Si è dedicato allo studio ed alla diffusione dell’idea cooperativa con spirito di mutualità, impegnandosi attivamente per la fondazione di numerose società cooperative nel settore dell’agricoltura, in particolare per la commercializzazione dei prodotti agricoli, onde evitare una serie di intermediari, con conseguente abbattimento di costi a vantaggio dei produttori agricoli. Ha svolto poi – sia in Italia sia all’estero – una lunga battaglia contro l’usura, che affligge i soggetti economicamente più deboli delle comunità locali.
In questo quadro il prof. Gatti si è dedicato allo sviluppo della cooperazione di credito, contribuendo alla creazione di nuove realtà cooperative e al potenziamento di quelle esistenti nel Sud, per fornire la risorsa del credito anche agli operatori minori, che hanno diffìcile accesso al circuito bancario tradizionale.
A ciò ha aggiunto un’intensa attività di studio, di promozione e di sviluppo del credito su pegno, altro strumento valido, e molto diffuso nel Mezzogiorno, per affrancare, chi ha immediato bisogno di danaro, dalla piaga dell’usura. Ha dedicato poi in generale molti studi sull’attività creditizia, mettendo al centro la persona come cliente della banca, con le sue caratteristiche, le sue qualità personali, i suoi progetti e le sue iniziative, sottolineandone l’importanza rispetto alla semplice valutazione economica delle garanzie offerte al creditore. Insieme ad Antonio Marzano ed a Carlo Pace, il prof. Gatti ha dato vita alla Facoltà di Economia dell’Università “Gabriele d’Annunzio” in Pescara
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Ciao Serafino!

Ercole P. Pellicanò

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