Sono oltre 20 mila gli ettari andati a fuoco nell’oristanese in Sardegna a causa degli incendi. Il Presidente della Regione ha dichiarato: “un dramma di proporzioni enormi: secoli di storia ambientale e paesaggistica cancellati in pocho tempo. Chiederò a Draghi che una quota del Pnrr sia subito destinato a un grande progetto di riforestazione“. Sempre dalle parole del Presidente Solinas non è assolutamente possibile in questo momento stimare i danni.
Per domare i righi sono in campo 10 squadre a terra dei Vigili del Fuoco coadiuvati dagli uomini del Corpo Forestale Regionale, Forze dell’Ordine e supportate dalla Flotta Aerea dello Stato coordinata dal Dipartimento della Protezione con sette Canadair dei Vigili del Fuoco oltre a due velivoli inviati dalla Francia e altrettanti dalla Grecia dopo l’attivazione del Sistema Europeo di Protezione Civile.
Un dato raccapricciante sui danni arriva dalla Coldiretti che dichiara “Serviranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutti dalle fiamme che hanno raggiunto pascoli, ulivi, capannoni, fienili con le scorte di foraggio e mezzi agricoli ma anche ucciso animali ed è calamità con danni incalcolabili all’agricoltura negli oltre 20mila ettari andati a fuoco. Ai costi economici e sociali, si somma una vera catastrofe ambientale; lecci, roverelle e sughere secolari andati in fumo in aree dove saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali. Un disastro sotto ogni punto di vista.”
In queste ore sono centinaia le immagini che circolano in rete e nei social. Sono a colpire soprattutto quelle di interi greggi, cavalli, volpi, morti a causa delle fiamme o dei fumi. Dai vertici della Regione è chiaro che “Se certamente il divampare delle fiamme nella macchia mediterranea è favorito dal clima anomalo con alte temperature e afa, a preoccupare è l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente“.
Da segnalare le tante iniziative a sostegno delle comunità colpite dagli incendi che hanno devastato l’Oristanese. Tra le raccolte fondi si segnalano quelle promosse dai geometri di Oristano, dalla Diocesi di Alghero-Bosa. La Consulta Giovani Santa Giusta ha attivato una raccolta di beni di prima necessità. Anche in rete sono partite le prime raccolte fondi soprattutto su gofundme.com dove si trovano tantissime campagne in volte ad aiutare pastori, attività commerciali e contadini che nei gigantesschi incendi hanno perso tutto.
Secondo i dati disponibili alle ore 18, sono 17 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento, di cui 7 dalla Sicilia, 4 dalla Sardegna, 2 dalla Calabria e dalla Basilicata e 1 rispettivamente dalla Campania e dalla Puglia.
L’intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, 8 roghi. Le attività di lancio di acqua e liquido ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce consentiranno di operare in sicurezza.