India, la sonda Chandrayaan-3 è sulla Luna

“L’India è sulla Luna”. La sonda Chandrayaan-3 ha completato la missione con l’allunaggio alle 14.34 italiane di oggi, 23 agosto 2023.

Il Premier Narendra Modi, a Johannesburg in Sudafrica per il summit dei Brics, ha seguito in collegamento video le fasi cruciali dell’allunaggio. “Voglio rivolgermi ai popoli di ogni Paese e di ogni regione del mondo: la missione non è solo un successo indiano. In quest’anno il mondo assisterà alla presidenza indiana del G20. Il nostro approccio sarà ‘una Terra, una famiglia, un futuro, le parole di Modi.

La missione indiana, lanciata 6 settimane fa, si è conclusa con l’allunaggio del lander Vikram nell’area del polo sud lunare. Un rover spinto da 6 ruote dovrebbe ora muoversi sulla superficie lunare per raccogliere immagini e dati. Chandrayaan-3 dovrebbe rimanere attivo per 2 settimane.


L’India è il quarto Paese al mondo a riuscire nell’impresa

Il programma spaziale del éremier indiano Narendra Modi, sottolinea ancora il ‘Washington Post’, “viene utilizzato come un modo per rilanciare l’economia indiana e il settore tecnologico in crescita. Modi cerca di tenere il passo con la Cina, che ha grandi ambizioni nello spazio ed è già sbarcata sulla Luna. L’India ha anche mostrato le sue capacità militari spaziali, nel 2019, colpendo un satellite con un missile, dimostrando la sua capacità di prendere di mira le risorse spaziali degli avversari”.

A differenza di rivali come Cina e Russia, osserva il quotidiano Usa, “l’India si è allineata con gli Stati Uniti firmando un accordo sull’esplorazione spaziale, noto come Accordi Artemis, un quadro giuridico che regola l’attività nello spazio. Finora, quasi 30 Paesi hanno firmato, consentendo loro di collaborare con gli Stati Uniti nelle missioni spaziali e imponendo loro di aderire a una serie di regole, come la condivisione pubblica delle scoperte scientifiche e la creazione di ‘zone di sicurezza’ in cui le nazioni possano lavorare indisturbate sulla superficie lunare”.

Gli Stati Uniti, dal canto loro, osserva il ‘Washington Post’, “si sono lanciati in una corsa allo spazio con la Cina, che ha in programma di inviare astronauti sulla Luna entro il 2030. La Nasa ha programmato il suo primo sbarco per il 2025, ma recentemente i funzionari della Nasa hanno affermato che probabilmente slitterà al 2026”. La Nasa, comunque, “è ancora sulla buona strada per lanciare quattro astronauti in una missione attorno alla Luna entro la fine del 2024. Quella missione, nota come Artemis II, rientra nell’ambito del successo del volo della navicella spaziale Orion, senza persone a bordo, attorno alla Luna lo scorso anno”.

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