Iran: il terzo mese di proteste

Continuano le proteste in Iran, che ormai giunte al terzo mese. Sono state uccise 342 persone, tra cui 43 bambini. Fino a questo momento, secondo delle stime dell’Onu, sarebbero 14mila gli arresti. Le proteste erano cominciate a metà settembre in dopo la morte in carcere della giovane Mahsa Amini. La giovane era stata arrestata poiché non aveva indossato correttamente il velo. Alle proteste, però, si sono aggiunti anche diversi scioperi: ne sono stati indetti già tre.

Secondo il Ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, Israele e le agenzie di intelligence occidentali stanno cercando di fomentare la guerra civile nella Repubblica islamica. Su twitter il Ministro ha scritto: “Molti servizi di sicurezza, Israele e alcuni politici occidentali che hanno pianificato la guerra civile, la distruzione e la disintegrazione dell’Iran, dovrebbero sapere che l’Iran non è la Libia o il Sudan. Oggi i nemici hanno preso di mira l’integrità dell’Iran e l’identità iraniana. La saggezza del popolo ha deluso il nemico”.

 

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