Iran riavvia produzione uranio impoverito nella Centrale di Natanz

Il Vice Ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha detto di avere comunicato la decisione iraniana di procedere all’arricchimento dell’uranio al 60% nell’impianto nucleare di Natanz. Lo ha scritto nella lettera inviata all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea).

Abbas Araghchi è arrivato poche ore fa a Vienna. In Autsria  parteciperà ad una nuova riunione del comitato congiunto dell’accordo sul nucleare del 2015. L’accordo  coinvolge Gran Bretagna, Francia, Germania, Russia e Cina. I membri stanno discutendo sulla possibilità di un rientro degli USA nell’intesa da cui, l’Amministrazione dell’allora Oresidente Donald Trump, è uscita nel 2018.

Sabato l’Iran aveva annunciato di avere avviato una nuova catena di centrifughe 164 IR-6 nell’impianto di Natanz per l’arricchimento dell’uranio e di avere cominciato a sperimentare le centrifughe IR-9 che dovrebbero arricchire l’uranio 50 volte più velocemente di quelle di prima generazione.

Il giorno dopo un incidente, che Teheran ha attribuito ad una piccola esplosione provocata da un “sabotaggio” da parte di Israele, ha parzialmente danneggiato l’impianto.

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Redazione

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