“Coloro che non vogliono l’espansione di questa guerra devono fare pressione su Israele affinché fermi questo massacro organizzato”, così il Primo Ministro iracheno ha esortato i paesi a fare pressione su Israele. Mohammed Shia al-Sudani con questo appello vorrebbe portare gli israeliani a interrompere gli attacchi che finiscono per colpire i civili, scongiurando un conflitto più ampio.
Per il Premier iracheno, intervenuto in una conferenza congiunta a Teheran con il Presidente iraniano Ebrahim Raisi, il conflitto attuale non deriva solamente dall’attacco del 7 ottobre, ma anche da anni di sfollamento forzato dei palestinesi e della “profanazione” della moschea di Al-Aqsa.
Per Al-Sudani sarebbe responsabile tutta la comunità globale, che poco avrebbe fatto per attuare risoluzioni internazionali.
Il Presidente dell’Iran, Ebrahim Raisi, sempre nel corso della conferenza stampa congiunta a Teheran, ha dichiarato che gli Stati Uniti sono complici del massacro che sta avvenendo nella Striscia di Gaza, perché inviano aiuti militari e finanziari a Israele. L’Iran, ha affermato Raisi, sostiene qualsiasi forma di cooperazione che possa limitare le vittime civili all’interno dell’enclave palestinese assediata.
Iran e Iraq, come ribadito dalle rispettive guide politiche, sono convinti della necessità di un cessate il fuoco immediato.
Intanto la Guida suprema dell’Iran Ali Khamenei ha incontrato a Teheran il Premier dell’Iraq Muhammad Shia’ al-Sudani e la delegazione che lo accompagna. Lo testimonia una foto pubblicata sull’account X di Khamenei.
(Foto da Pixabay)