Israele è pronto a riprendere la guerra

Sono in tutto 159 gli israeliani tenuti ancora in ostaggio da Hamas e da altri gruppi a Gaza, ha riferito un portavoce delle Forze di difesa israeliane. Secondo quanto sostiene l’ex Ministro della Sanità di Hamas, Bassem Naim, 60 ostaggi sarebbero rimasti uccisi nei raid condotti da Israele sulla Striscia in risposta all’attacco del 7 ottobre. “Abbiamo confermato due o tre settimane fa che 60 israeliani sono stati uccisi durante i bombardamenti israeliani e sono ancora sotto le macerie” – ha detto ieri nel corso di una conferenza stampa a Città del Capo, parlando anche di donne e bambini rimasti vittime dei raid.

“Intanto Israele insisterà perché vengano rilasciati tutti i bambini e tutte le donne portate in ostaggio nella Striscia prima di discutere un’estensione dell’accordo che preveda la liberazione anche di uomini e di soldati” – ha spiegato un funzionario dell’Ufficio  del Primo  Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, come riferisce il Times of Israel.

Sappiamo cosa è necessario fare e siamo pronti alla fase successiva” della guerra contro Hamas al termine della tregua nella Striscia di Gaza” –  ha dichiarato il Capo delle Forze di difesa israeliane, il tenente generale Herzi Halevi che ieri ha dato il suo via libera alla ripresa dell’operazione di terra una volta finito il cessate il fuoco.

Intanto, continuano le indiscrezioni sui negoziati per la proroga della pausa nelle ostilità iniziata lunedì scorso, i militari israeliani “sono pronti a riprendere immediatamente i combattimenti” – ha dichiarato il Ministro della Difesa Yoav Gallant.

“Lo Stato ebraico è infatti pronto a riprendere la lotta in un attimo” – avverte il Capo  del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz. “Siamo in un momento complesso. Lavoreremo per ottenere il massimo” dell’accordo per il rilascio degli ostaggi, ha detto Gantz parlando alla stampa, ma allo stesso tempo siamo preparati e pronti a tornare a combattere, in qualsiasi momento, compreso in questo momento la guerra più importante dalla guerra d’indipendenza del 1948”.

Giurando che Israele non darà tregua ad Hamas, Gantz dice che –  “la guerra continuerà fino a quando i residenti delle comunità israeliane di confine che sono state evacuate durante i combattimenti potranno tornare in sicurezza alle loro case”.


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