Israele riapre la seconda di tre condutture d’acqua a Gaza

Israele ha aumentato le forniture d’acqua a Gaza, riaprendo ieri sera anche la seconda delle tre condutture che riforniscono la Striscia. A darne l’annuncio il Coordinatore delle attività del Governo israeliano per i Territori.

Prima del conflitto nell’enclave palestinese controllata da Hamas entravano 49 milioni di litri d’acqua al giorno. Attualmente, con le restrizioni dovute alla guerra, come ricorda il Times of Israel, arrivano fino a 28,5 milioni di litri di acqua al giorno.

Una carenza d’acqua lamentata anche dai familiari del Primo Ministro scozzese Humza Yousaf, bloccati a Gaza: “Sono vivi ma non hanno più acqua da bere“. Così Yousaf su X, che nelle scorse ore aveva reso noto di aver perso i contatti con i sui suoceri bloccati a Gaza durante il blackout delle comunicazioni. “Abbiamo sentito i miei suoceri a Gaza stamattina, sono vivi, grazie a Dio. Tuttavia, hanno finito l’acqua potabile pulita. La risoluzione dell’Onu deve essere attuata. Abbiamo bisogno che la violenza finisca e che quantità significative di aiuti arrivino senza ritardi“.

(Screenshot tv)

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