Israele si ritira dal sud di Gaza, ma minimizza sulla pace

Le Firze armate israeliane si ritirano dal sud della Striscia di Gaza e lasciano la città di Khan Yunis, ma la preparazione dell’attacco a Rafah, dove sono concentrati circa 1,4 milioni di civile, rimane nei piani delle forze di difesa (Idf).

“La guerra a Gaza continua, siamo lontani dallo stop” – dice il Generale Herzi Halevi, Capo dello Stato Maggiore. Tra sabato 6 e domenica 7 aprile, tutte le truppe di terra sono state ritirate dal sud della Striscia, dopo quattro mesi di combattimenti nell’area di Khan Yunis.

Solo la  Nahal mantiene la propria posizione per proteggere il cosiddetto Corridoio Netzarim, che attraversa Gaza dall’area di Beeri, nel sud di Israele, fino alla costa. Il corridoio consente alle Idf di effettuare raid nel nord e nel centro di Gaza, impedisce ai palestinesi di tornare nella parte settentrionale della Striscia e consente alle organizzazioni umanitarie di fornire aiuti direttamente nel nord di Gaza.

Secondo la tv al Qahera ci  sarebbero stati progressi nei negoziati al Cairo sul rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e ci sarebbe un accordo sui tutti i principali punti dell’intesa. La delegazione di Hamas e del Qatar hanno lasciato il Cairo e dovrebbero tornare entro due giorni per un’intesa finale, mentre quella israeliana dovrebbe lasciare l’Egitto a breve.

Israele ha tuttavia minimizzato le aspettative di un’intesa. Non vediamo ancora nessun accordo all’orizzonte  e la distanza tra le parti è ancora grande –  ha detto una fonte israeliana a Ynet.

Snche Delegazione  di Hamas che insieme a quella del Qatar ha lasciato il Cairo, e’ scettica sui risultati dei negoziati. I rappresentanti di Qatar e Hamas dovrebbero tornare a vedersi entro due giorni per un’intesa finale, mentre quella israeliana dovrebbe lasciare l’Egitto a breve.

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