“Siamo alle porte di Gaza City“. Ad affermarlo il Generale Itzik Cohen, Comandante della 162/a divisione dell’esercito israeliano. Il Generale ha aggiunto che le forze armate sono penetrate nel profondo della Striscia: “Hamas ha scelto questa guerra, noi non abbiamo scelto questo conflitto“. Le indicazioni ricevute dalla divisione comandata da Cohen sono chiare: “Andate e finite in maniera definitiva Hamas“.
Intanto sale a 15 il numero dei soldati israeliani uccisi in combattimento a Gaza. Esercito che ha bombardato anche il campo profughi di Jabalia. Questa notizia ha suscitato reazioni forti da parte dell’Onu. Il Capo degli Affari umanitari Martin Griffiths ha descritto questa azione come un’atrocità che ha colpito gli abitanti di Gaza. “Nella Striscia – ha affermato Griffiths – i combattimenti sono entrati in una fase ancora più terrificante, con conseguenze umanitarie sempre più spaventose“.
Anche il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha commentato il bombardamento al campo profughi, dichiarandosi sconcertato per gli attacchi aerei israeliani.
Dal fronte di Hamas, invece, si rende noto che per il rilascio degli ostaggi è necessario un cessate il fuoco a Gaza. Lo ha reso noto, citato dai media locali, Ismail Haniyeh Capo di Hamas. Haniyeh ha aggiunto di avere dato questo stesso messaggio ai mediatori dei negoziati, affermando che gli ostaggi israeliani nella Striscia sono sottoposti alla stessa morte e trattamento che i palestinesi fronteggiano.