Israele, strage raid a Rafah: per Netanyahu un tragico incidente

Un tragico incidente. Così il Premier Benyamin Netanyahu ha definito la strage di civili a Rafah, costata la vita a 45 persone. Secondo l’indagine in corso, a detta degli israeliani, il tutto potrebbe essersi verificato per via di una scheggia, che avrebbe dato fuoco a un serbatoio di benzina.

Il serbatoio, posizionato a circa 100 metri da una tenda di sfollati, avrebbe fatto scoppiare il tragico incendio, causando la morte dei civili. Lo Stato ebraico ha informato gli Stati Uniti, come riferito da una tv americana, con Biden che starebbe già valutando l’accaduto. Sull’incidente sta indagando anche una commissione indipendente della procura militare, mentre Hamas ha denunciato i fatti parlando di “ennesimo massacro sionista”.

Il raid e le conseguenze di questo attacco hanno scatenato condanne provenienti da tutto il mondo, con la richiesta a Israele di cessare immediatamente l’operazione militare. L’Algeria ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu, che si terrà oggi alle 21.30 italiane.

Parole chiare quelle del Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres: “L’attacco ha ucciso decine di civili innocenti i quali cercavano solo rifugio da questo conflitto mortale. Non esiste un posto sicuro a Gaza. Questo orrore deve finire“, ha scritto su X.

(Screenshot TV)

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