Jihadista Nasir Nairi espulso dall’Italia. Istigava al terrorismo

Ieri, mercoledì 17 marzo, è stato espulso dall’Italia Nasir Nairi, jihadista di origine tunisina di 28 anni. L’espulsione è avvenuta al termine delle indagini della Digos della Questura e del Ros dei Carabinieri di Torino, attraverso le quali è stato accertato che lo scorso ottobre, durante una funzione religiosa in una moschea della città, il jihadista si era avvicinato all’imam esaltando l’azione terroristica dell’attentatore parigino ritenuto responsabile della decapitazione del professor Samuel Paty.

L’uomo è risultato poi positivo al Covid e per questo, si trovava in un centro d’accoglienza quando ha minacciato di uccidere diversi operatori sanitari. Una volta dimesso, è stato portato al Centro di permanenza per il rimpatrio.

Nasir Nairi ha dimostrato avere un’inclinazione alla violenza e alla volontà di compiere attentati in Italia in nome del Jihad, istigando anche altri stranieri nella medesima operazione. E’ stato arrestato il 28 novembre e condannato a due mesi e 20 giorni di reclusione.

Denunciato, oltretutto, per apologia e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo.

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