Nella notte è arrivato anche l’atteso primo discorso sullo Stato dell’Unione di Joe Biden, acvolto alla Camera da standing ovation e applausi bipartisan. Il Presidente americano ha mandato messaggi chiari a Vladimir Putin, definendolo un dittatore affermando :“La libertà trionferà sempre sulla tirannia,Americani voglio essere sincero con voi, come vi ho sempre promesso. Un dittatore russo sta invadendo un paese straniero e pagherà un prezzo alto per questo. Nelle battaglie contro le autocrazie, le democrazie sono unite”.
“Ha rigettato – ha detto Biden – gli sforzi diplomatici. Ha pensato che l’Occidente e la Nato non avrebbero risposto. Ha pensato che avrebbe potuto dividerci. Putin si è sbagliato. Vladimir Putin ha fatto male i calcoli: pensava di invadere senza problemi l’Ucraina invece si è trovato di “fronte un muro che non si aspettava, quello degli ucraini“.
“Putin – ha detto ancora Biden – è più isolato che mai nel mondo, noi siamo uniti contro la sua guerra premeditata e non provocata”.
“Nel corso della storia – ha aggiunto Biden – abbiamo imparato questa lezione: quando i dittatori non pagano per la loro aggressione creano ancora più caos. E vanno avanti” aumentando i “costi e le minacce per l’America e il mondo. Questo è perché la Nato è stata creata per assicurare la pace e la stabilità in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale“.
In vista del discorso di Biden, la polizia locale aveva chiesto rinforzi e da tutti gli Stati Uniti sono arrivati 3.000 agenti in più per sorvegliare le strade della capitale accanto ai circa 700 della Guardia Nazionale e 100 della polizia di New York arrivati nel weekend.