Intorno alle 19 di ieri, 3 aprile, un kamikaze si è fatto saltare in aria all’interno di una sala da tè frequentata da molti giovani a Mogadiscio.
Le vittime accertate per ora sono 6 tra cui l’attentatore e un bambino di cui ancora non si conosce l’età. In più nell’esplosione, sono rimaste ferite diverse altre persone. “Verso le 19 ora locale un kamikaze ha innescato l’esplosivo che aveva addosso in un caffè frequentato da giovani“, ha dichiarato il portavoce della polizia somala Sadiq Dudishe in un comunicato. In più un testimone oculare ha raccontato: “Stavo uscendo da un ristorante a un centinaio di metri e sono rimasto sotto shock per l’esplosione, che è stata molto forte. Ho visto persone correre e trasportare feriti“; secondo un primo esame l’attentatore suicida si è introdotto fra la folla di clienti sulla terrazza di un edificio vicino ad una stazione di Polizia.
Ancora sconosciuto il movente che ha portato l’uomo a farsi esplodere all’interno della sala da tè; anche se si pensa che questo ennesimo attacco sia dovuto al prossimo voto del 9 aprile. La Somalia avrebbe dovuto votare l’8 febbraio, data di fine mandato del presidente Farmajo. Ma non si è riusciti a organizzarle a causa di profonde divergenze politiche. Da allora una coalizione di candidati dell’opposizione considera il presidente illegittimo e chiede le sue dimissioni.
Ennesimo attacco kamikaze
Nella mattinata di ieri i miliziani di Al-Shabaab, gruppo jihadista affiliato ad Al-Qaeda, hanno attaccato due basi militari dell’esercito somalo; almeno 47 le vittime e decine di feriti. Due incursioni simultanee contro le basi di Bariire e Awdhigle a circa 100 Km a sud-ovest di Mogadiscio; più un terzo attacco contro un convoglio militare che stava sopraggiungendo dalla capitale somala in rinforzo ai militari attaccati. “L’utilizzo di kamikaze per penetrare nelle basi e un violento scontro a fuoco, durato diverse ore, con pesanti perdite anche tra i miliziani jihadisti” ha dichiarato il Generale Mohamed Tahlil Bihi, comandante delle forze di fanteria, all’Associated Press.
In più solo una settimana fa due kamikaze si sono fatti esplodere davanti a una cattedrale nella città di Makassar, nell’isola indonesiana di Sulawesi. I due attentatori si sono lanciati in sella a una motocicletta contro l’edificio poco dopo la fine della messa.