(Adnkronos) – Ingredienti freschi e naturali, uso intelligente delle risorse e packaging innovativo e attento all’ambiente nella cosmetica. E’ questa la ‘cassetta degli attrezzi’ di Ringana, azienda bio specializzata in beauty, integratori e altri prodotti per il benessere della persona, nata venticinque anni fa in Austria, che con il suo business green ha retto alla crisi pandemica. Smart working e lockdown hanno sicuramente offerto più tempo libero per potersi dedicare alla beauty routine e l’interesse viaggia online con particolare attenzione alla sostenibilità.
“Sebbene il 2020 sia stato un anno impegnativo anche per Ringana, il suo concept unico ha consentito all’azienda di crescere anche durante la crisi e raggiungere un fatturato record di 160 milioni di euro nel 2020 (contro i 116 milioni di euro del 2019, e gli 80 milioni di euro nel 2018)” racconta all’Adnkronos, Patrick Zinner, sustainability manager di Ringana.
La pandemia, dunque, “ha confermato la nostra filosofia: solo insieme, con pratiche economiche e stili di vita sostenibili, possiamo creare un futuro degno, che valga la pena definire tale. La pandemia ha mostrato in modo impressionante quanto siano fragili e sensibili i nostri sistemi e come sia nostro dovere agire come ‘parte della natura’ e non ‘al di sopra’ della natura stessa”.
Secondo Zinner, “l’impegno per ridurre la crisi climatica, l’ecologizzazione degli stili di vita e la tutela della biodiversità sono sempre più al centro dell’attenzione globale” e l’azione globale per la sostenibilità “è l’unica opzione possibile. Vivere a spese di altri o della natura, così come le disuguaglianze a livello globale non sono leggi della natura: abbiamo gli strumenti per invertire la rotta. Cogliamo dunque l’opportunità per creare finalmente un mondo equo e sostenibile”.
Cosa significa sostenibilità per Ringana
“Per noi – spiega il sustainability manager di Ringana – sostenibile vuol dire riuscire a creare e distribuire prodotti di alta qualità in modo rispettoso per l’ambiente, che vuol dire anche etico. Garantire la riduzione degli sprechi, non usare microplastiche, puntare su riciclo e rinnovabili. L’impatto sulla natura di ogni prodotto che il consumatore acquista, ormai lo abbiamo capito davvero tutti, può essere più o meno ‘pesante’, non solo sul breve ma anche sul lungo periodo”.
Per questo Ringana ha scelto di impegnarsi per l’ambiente “dalla A alla Z della produzione. Le tante misure, piccole e grandi, che adottiamo in materia di Corporate Social Responsability sono riunite nel programma ‘Ringana Re*Think’. L’obiettivo è assumersi attivamente responsabilità per il nostro pianeta, operare in maniera sostenibile, mettere continuamente in discussione lo status quo, evolversi costantemente” sottolinea Zinner.
Qualche esempio? “Abbiamo già adottato numerosi provvedimenti per ridurre al minimo la nostra impronta di Co2 ma come azienda manifatturiera si deve prendere atto del fatto che non tutte le emissioni di gas a effetto serra sono evitabili. Per compensare queste emissioni di Co2 c’è la possibilità di acquistare dei certificati riconosciuti di progetti per la tutela del clima e quindi di neutralizzare le emissioni. Le emissioni di Co2 dei cartoni dei Ringana Drinks vengono compensate, per esempio, già da tempo. Continueremo anche in futuro ad adottare tanti provvedimenti e a ricercare soluzioni nuove ed innovative per ridurre il più possibile l’impronta di Co2 dell’azienda”.
Quanto al packaging, Zinner spiega che “grazie all’impiego di materiale di riempimento biodegradabile per le nostre confezioni risparmiamo 75,5 tonnellate di plastica all’anno. I cartoni che utilizziamo per le spedizioni sono composti al 100% da materiale riciclato; le chips dell’imballaggio sono compostabili e si sciolgono in acqua”.
Non solo. “le bottiglie di vetro possono essere riciclate, incentiviamo questo processo regalando un prodotto ogni 10 bottiglie restituite. Un’ultima pratica concreta riguarda la nostra sede, a Hartberg, un edificio restaurato (era un ex supermercato) all’insegna della sostenibilità. Sosteniamo le rinnovabili: per questo abbiamo 950 metri quadrati di impianto fotovoltaico”.
La freschezza, spiega Zinner, “è la caratteristica principale dei prodotti Ringana. Tutti hanno una data di scadenza, molto breve se paragonata ai tradizionali cosmetici: in media sei mesi, tre una volta aperto il prodotto. L’azienda austriaca non usa conservanti, perché la vera efficacia arriva solo dalla natura”.
I cosmetici freschi “consentono infatti a Ringana di utilizzare ingredienti altamente efficaci e antiossidanti naturali, rari nei cosmetici tradizionali, e di evitare conservanti chimici. Tutti i prodotti nascono inoltre dall’interazione tra ingredienti vegetali. Non vengono impiegate materie prime con componenti animali, nè prodotti o ingredienti derivanti da organismi geneticamente modificati”.
Le parole-chiave, dunque, sono: “no all’uso di oli minerali, no alle microplastiche, no agli Ogm, no ai test sugli animali e sì solo a ingredienti vegani. Nella nostra filosofia, la sostenibilità e il business sostenibile sono strettamente interconnessi, quindi ogni nostra decisione viene giudicata da un punto di vista della sostenibilità. È naturale per noi e fa parte delle nostre azioni quotidiane lavorare per un futuro che sia degno di essere vissuto”. Una strategia aziendale che piace ai consumatori sempre più attenti ai temi della sostenibilità perché, come ricorda Zinner, “il nostro benessere non può prescindere da quello del pianeta che abitiamo”.