La Giornata universale del bambino

Il 20 novembre del 1954 è stata istituita per la prima volta la Giornata universale del bambino,  trent’anni dopo, nel 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione sui diritti del fanciullo, firmata da oltre 200 paesi nel mondo, ratificata dall’Italia nel 1991.

La Convenzione, che è il trattato internazionale sui diritti umani più ampiamente riconosciuto, stabilisce una serie di diritti dei bambini, tra questi: il diritto alla vita, alla salute, all’istruzione e al gioco, così come il diritto alla famiglia, alla protezione dalla violenza, alla non discriminazione e all’ascolto della loro opinione.

In ogni Paese, cultura e a ogni livello sociale i bambini subiscono varie forme di abuso, abbandono, sfruttamento e violenza. Gli abusi possono essere perpetrati nelle case, nelle scuole, nelle istituzioni, al lavoro, nelle comunità, durante i conflitti armati e i disastri naturali.

La “Giornata” quest’anno ha un significato ancora più importante a causa del difficile momento di emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Molte le iniziative per celebrare questa giornata a partire da “Trasformare il mondo in blu” per cui edifici storici in tutto il Paese saranno illuminati di blu. L’Unicef Italia  ha invitato le persone a cambiare la propria immagine dei profili social, colorandola di blu o postando una foto della propria mascherina su cui sarà scritto un messaggio, una parola, un simbolo “che parli del futuro atteso e sperato”.

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