“Sono particolarmente onorato di partecipare alla cerimonia di inaugurazione in rappresentanza della Marina Militare che, grazie alle sue peculiarità, costituisce un’organizzazione di riferimento per l’intero meraviglioso mondo della marittimità nazionale” così il Capo Ufficio Affari Generali, ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto, durante il discorso a Genova per l’inaugurazione della 61^ edizione del Salone Nautico di Genova.
La Marina Militare partecipa al Salone con uno stand informativo della Forza Armata, rappresentativo di tutte le sue peculiarità ma con una spiccata predominanza della componente Contromisure mine. All’interno del Padiglione Blu è presente anche un punto informativo dell’Istituto Idrografico della Marina Militare (IIM) con le pubblicazioni dell’Istituto e le brochure relative al Master di II livello in geomatica in collaborazione con l’Università di Genova.
In una banchina degli spazi espositivi sull’acqua, invece, l’IIM presenta un’imbarcazione idrografica equipaggiata con i più moderni sistemi per il rilevamento sia topografico a mezzo laser che batimetrico con un ecoscandaglio multifascio di ultima generazione per dimostrazioni “live”.
Oggi, in occasione dell’inaugurazione, la fregata multimissione Luigi Rizzo è a Genova alla fonda: “La presenza della fregata Rizzo, che rimarrà alla fonda per la durata dell’evento odierno, testimonia l’importanza che la Marina Militare conferisce al Salone Nautico quale portatore di una consapevole e diffusa cultura marinaresca di cui il nostro Paese ha bisogno” ha detto l’ammiraglio Berutti Bergotto.
Il Salone Nautico di Genova, il più grande del Mediterraneo, è l’appuntamento più rappresentativo dell’eccellenza del Made in Italy. Punto di riferimento della nautica da diporto per il mercato internazionale, si sviluppa su oltre 200mila metri quadrati di spazi all’aperto tra terra e acqua.
Un appuntamento imperdibile per espositori, pubblico e addetti ai lavori, giunto quest’anno alla 61ma edizione, in programma dal 16 al 21 settembre.
“Le prospettive di sviluppo dell’Italia sono basate sull’economia marittima – ha continuato nel suo saluto l’Ammiraglio – e le Marine Militari sono chiamate ad esprimere uno sforzo sempre più orientato alle necessarie sinergie di difesa avanzata e sicurezza interna. L’attuale fenomeno di pirateria nei Golfi di Aden e di Guinea fa sì che la libertà di navigazione debba essere assicurata dalla Marina Militare, attività che svolgiamo già da alcuni anni”.