La variante indiana si sta diffondendo sempre di più in Europa

Dopo aver portato, nelle ultime 8 settimane, un intenso aumento dei contagi in India, la variante indiana del SarsCov2 B.1.617 si sta diffondendo sempre di più in Europa. É uscito l’ultimo rapporto del Centro europeo per il controllo delle malattie e evidenzia che di questa variante sono stati individuati tre sottotipi, B.1.617.1, B.1.617.2 e B.1.617.3, di cui i primi due segnalati in Europa.

Gli impatti della variante indiana sull’efficacia dei vaccini o delle terapie o sui rischi di reinfezione purtroppo rimangono incerti.

In base alle sequenze del virus pubblicate sulla banca dati Gisaid EpiCov è stato rilevato in India con 1147 casi seguito da Regno Unito con 247, Usa con 137, Germania con 28, Australia e Danimarca con 21. Altri paesi in cui sono stati rilevati casi sono la Svizzera, l’Irlanda, il Portogallo, il Belgio, Lussemburgo, Canada, Olanda, Nuova Zelanda, Svezia, Francia, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Grecia e un caso anche in Italia.

Il sottotipo B.1.617.2 è quello che invece ora sta diventando dominante in India da metà aprile e si sta diffondendo rapidamente anche in Europa. Al 10 maggio infatti è stato rilevato nel Regno Unito con 676 casi, in Germania con 31, Danimarca con 18, in Belgio, Francia e Irlanda con 12, Svizzera. In Italia ne sono stati rilevati 5 come anche in Polonia seguite da Spagna e Svezia con 3, Olanda con 2, Austria, Grecia, Lussemburgo, Norvegia, Romania, Slovenia in cui ne è stato riscontrato 1.

Il virologo dell’Università Bicocca di Milano, Francesco Broccolo, ha affermato: “Il dato positivo è che il sottotipo 2 della variante indiana, quello che più si sta diffondendo in Europa, non presenta la mutazione E 484 Q, presente negli altri due sottotipi e nelle varianti sudafricana e brasiliana, capace di sfuggire agli anticorpi neutralizzanti del virus”.


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