Gli ambientalisti di Ultima Generazione, autori del raid di oggi a Palazzo Madama, si difendono con una nota. “Stamattina alle 7:50 il Palazzo del Senato della Repubblica è stato imbrattato di vernice arancione lavabile da alcuni cittadini che aderiscono alle richieste di Ultima Generazione per l’abbandono dei combustibili fossili, che il Governo e la classe politica che lo sostiene continuano a finanziare e incentivare, accelerando il collasso eco-climatico e condannando i loro stessi concittadini a sofferenze e morte”, si legge.
“Sapevano benissimo che a quell’ora di lunedì non avrebbero trovato nessun politico e non avevano intenzione di attaccare nessuno. Eppure per tutto il giorno si è assistito a un patetico profluvio di dichiarazioni di condanna e di deliri complottisti da parte di chi dovrebbe dedicarsi a mettere in salvo il Paese e il suo popolo, invece che preoccuparsi per se stesso”, prosegue la nota.
Tre dei cinque tratti in arresto, domani l’udienza di convalida
“Le cinque persone accusate dell’imbrattamento sono rimaste sul posto in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine, nel pieno rispetto dei principi della nonviolenza, e sono state portate in questura per l’identificazione. Alle 16 un familiare di una di loro è stato avvertito telefonicamente da un funzionario di Polizia che si era proceduto all’arresto di tre di loro e che domani mattina è prevista l’udienza di convalida. L’avvocata, nominata alle 16.30, è stata contattata dalla Questura. Ci troviamo di fronte all’ennesimo abuso, a un’azione volta a intimorire e criminalizzare chi sta cercando di portare l’attenzione sul vero crimine che questo Governo sta perpetrando. Continueremo a opporci e ad agire perché non c’è altro che possiamo fare e perché non c’è più tempo da perdere”.