Era il 31 agosto 1997 quando la “Principessa del Popolo” Lady D moriva nel tunnel dell’Alma a Parigi.
Per quindici lunghi anni è stata la consorte di quello che all’epoca sarebbe potuto diventare il nuovo Re. Ma la felicità, il sogno di essere una principessa si è rotto quando la realtà ha superato la fantasia.
Lady D ha sempre dimostrato di non voler seguire le regole di un mondo che le sembrava sempre di più una prigione invece che una favola. Dopo il matrimonio con il principe di Galles, Diana venne ben presto assorbita dalla moltitudine di doveri ufficiali che, come principessa, era costretta a soddisfare per conto della Famiglia Reale.
Ma fu solo dopo il divorzio che il suo “vero” essere riuscì ad uscir fuori. Fu un’instancabile operatrice benefica, visitando malati in tutto il mondo, appoggiando campagne per la difesa degli animali, sulla prevenzione dell’AIDS e contro l’uso delle armi. Ricoprì il ruolo di madrina e portavoce per numerose associazioni benefiche che lavoravano con i senza tetto, i giovani, i tossicodipendenti e gli anziani.
Nel giugno 1995, la principessa fece una breve visita a Mosca, dove visitò un ospedale per bambini che aveva in precedenza sostenuto attraverso il suo lavoro sociale, e al quale fornì nuove attrezzature mediche. Durante la sua permanenza nella capitale russa, Lady D ricevette l’International Leonardo Prize, premio assegnato alle persone e ai lavoratori più attivi nel campo delle arti, della medicina e dello sport.
Durante il suo ultimo anno, Diana offrì un tangibile sostegno alla Campagna internazionale per il bando delle mine antiuomo, un sostegno che fu decisivo per l’approvazione di una legislazione ad hoc nel Regno Unito. Lady D in questi anni è sempre stata presente nel ricordo dei cittadini britannici; ma anche il mondo intero continua a ricordare la Principessa.
In questi giorni verrà presentato al Festival del Cinema di Venezia “Spencer” di Pablo Larrâin interpretato da Kristen Stewart. Il film è una “ricostruzione immaginaria” della decisione di Lady D di separarsi da Carlo. Il funerale di Lady D rimarrà nella storia per il numero di persone incollate alla televisione per, anche se da lontano, dare un ultimo saluto a colei che è stata la Principessa di tutti i popoli.