Le abitudini dei consumatori nell’Eurozona in materia di pagamenti

Nella settimana in cui in Italia parte l’operazione cashback, finalizzata a favorire l’uso delle carte nei pagamenti per la loro tracciabilità, torna utile ricordare quanto  reso noto pochi giorni fa dalla Banca Centrale Europea attraverso una sua ricerca sulle abitudini dei consumatori nell’area dell’Euro e, in particolare, sull’impiego del contante e degli altri strumenti di pagamento.

Il Rapporto, con dati relativi allo scorso anno, fa seguito ad una analoga precedente svolta tre anni prima e mostra come l’uso del contante nei pagamenti sia in calo graduale; anche se continua ad essere lo strumento privilegiato dai consumatori .

Infatti, il 73% delle operazioni presso i punti di vendita e al dettaglio per un valore complessivo del 48% si riferisce proprio ad operazioni con contante; se confrontati con i dati relativi al 2016 – rispettivamente il 79% delle operazioni e il 54% in termini di valore – risulta, peraltro, evidente il trend in discesa di questo fenomeno.

Il Rapporto, reso noto dall’Istituto di Francoforte, sottolinea anche il maggior uso delle carte passato dal 19% del 2016 al 24% dello scorso anno con una spiccata preferenza dei consumatori per la tecnologia contactless. Inoltre, a contribuire in modo determinante a questo maggior uso delle carte, proseguito nel 2020, va registrata la forte crescita degli acquisti on line, forse, uno tra i pochi effetti indiretti positivi della pandemia da Covid ‘19.

I dati dell’ultima ricerca costituiscono, infine, una base di riflessione importante per le Banche Centrali dell’area Euro per favorire la ricerca di soluzioni di mercato paneuropee, competitive, innovative e resilienti in materia di sistema dei pagamenti, fermo restando il loro impegno a preservare, comunque, l’accessibilità e l’accettazione del contante come mezzo di pagamento.

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