Letta, bene l’incontro con Renzi e su PD: “non dobbiamo essere il partito del potere”

È andato bene, alla grande“. Sono le parole che il Segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, pronuncia a commento dell’incontro con il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nel corso dell’intervista a “Dimartedì” di La7. Letta parla di uno scambio “franco, cordiale, utile, ma tra due persone diverse, su alcune cose d’accordo, su altre no“.

Più netto, invece, il distacco dall”altro Matteo’. Letta prende le distanze dalla posizioni di Salvini rispetto alle misure per l’emergenza coronavirus. “Avessimo seguito le sue soluzioni – si riferisce al leader della Lega -, oggi saremmo in una situazione molto peggiore e non voglio dire di più… Anche io sono solidale coi i ristoratori, ma credo che dobbiamo fare un decreto imprese. Questa è una risposta seria, aiutarli non in modo generico, sui costi fissi“. E sempre a proposito di chiusure e riaperture, Letta si è dimostrato molto felice del ritorno a scuola di questa mattina. Sul tema del rientro in presenza degli studenti di ogni ordine e grado dice “bisogna fare di tutto per riportare i ragazzi a scuola“.

Letta: “Ius soli e legge Zan portano nel futuro e ci tolgono dal Medioevo”

Risponde anche sul ddl Zan. “Non abbiamo intenzione di ammainare le nostre bandiere – spiega il Segretario del PD -. Esistono in ambito parlamentare discussioni sui diritti, queste sono le nostre bandiere, che non sono astratte, quando parlo di Ius soli e legge Zan parlo di cose che portano nel futuro e ci tolgono dal Medioevo“.

E mentre commenta Draghi al Governo come “una grande carta” che l’Italia sta giocandosi, torna sul futuro del PD. “Abbiamo perso voti perché siamo stati indicati come il partito del potere e di coloro che ce la fanno – commenta Letta -, penso che ci sia bisogno del partito della prossimità, dei territori, anche di quelli lontani. Non dobbiamo essere il partito del potere, siamo stati costretti ad andare al governo per salvare l’Italia, ma non vogliamo più essere il partito della protezione civile, chi vince le elezioni governa“.

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