Tribunale e Ministero della Giustizia libica hanno concordato per la scarcerazione di Saadi Gheddafi. Si tratta del terzo figlio dell’ex leader libico Muammar Gheddafi, detenuto in una prigione di Tripoli dal 2014.
Presunto coinvolgimento nella repressione della rivolta libica anti regime
La storia giudiziaria di Saadi Gheddafi, 48 anni, è connessa al processo per l’omicidio di Bachir Rayani, ex allenatore della squadra di calcio Al-Ittihad di Tripoli. Il fatto avviene nel 2005. Gheddafi viene effettivamente assolto dalla Corte d’Appello di Tripoli, ma trattenuto in carcere. In prigione attenderà l’altro processo, quello per il suo presunto coinvolgimento nella repressione della rivolta che ha posto fine al regime di suo padre Muammar nel 2011.
Nell’agosto del 2015 venne diffuso un video in cui si vede Saadi Gheddafi venir torturato dalle milizie islamiche. Passano due anni prima che la famiglia, il 19 dicembre 2017, denuncia di aver perso ogni contatto con lui. Gheddafi, infatti, è detenuto in isolamento senza la possibilità di vedere neanche il suo avvocato.
Avrebbe già lasciato la Libia diretto in Turchia
Molti media locali riferiscono che Saadi Gheddafi, scarcerato, avrebbe già lasciato il territorio libico con un volo diretto in Turchia. In Italia si ricorda la sua attività calcistica: è stato un giocatore professionista, Presidente della Federazione Calcistica Libica e capitano della Nazionale libica oltre che azionista di Juventus, Roma e Triestina tramite il Libyan Arab Foreign Investment Company e la Tamoil.