Locatelli: “fra bambini 65 ricoveri, 6 intensive e 1 morto ogni 10mila casi”

Franco Locatelli, Presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus, ha spiegato che nell’età pediatrica, secondo le stime dell’Ecdc:ogni 10mila casi sintomatici per Covid ci sono 65 ospedalizzazioni, 6 ricoveri nelle terapie intensive e, tristemente, un caso di decesso“.

Locatelli ha quindi aggiunto che i vaccini anti covid sono importanti per: “proteggere i nostri bambini dal rischio di sviluppare la malattia grave che, seppure raramente, comunque impatta in età pediatrica, anche con ricoveri e morti. Vi sono evidenze che una percentuale quantificabile secondo alcuni studi nell’ordine del 7% può sviluppare i sintomi prolungati da patologia da Covid 19″. 

Il Presidente del Consiglio superiore di sanità ha poi aggiunto: “la sindrome multinfiammatoria sistemica, che può essere innescata da Sars-CoV-2 nei bambini e che tutti abbiamo imparato a conoscere, ha un’età mediana di presentazione a 9 anni. Quasi il 50% dei casi, 45% per essere precisi, vengono a essere diagnosticati nella fascia di età che è da oggi oggetto della vaccinazione anti-Covid, 5-11 anni. Il 70% di questi bambini può arrivare a richiedere un ricovero in terapia intensiva. Lo strumento offerto dal vaccinoserve quindi a proteggere anche rispetto a questa sindrome”.

Locatelli sostiene che: “Offrire ai bambini la vaccinazione risponde pienamente alla sensibilità genitoriale di offrire il meglio per la tutela della salute dei propri figli e rappresenta un atto di amore nei loro confronti. I pediatri sono chiamati a sensibilizzare le famiglie rispetto ai benefici derivanti dalla vaccinazione anti -Covid, per contribuire alla somministrazione e per rispondere a tutti i dubbi”.

Sul fronte variante Omicron, Locatelli ha dichiarato: “non vi è motivo per pensare che l’età pediatrica possa essere esente da un eventuale contagio dalla nuova. Fortunatamente nel Paese, al momento, c’è una diffusione più limitata rispetto a quella che si osserva in altri Paesi del mondo e anche nel nostro continente. É ragionevole prevedere che vi sarà un incremento nella diffusione percentuale della variante Omicron. Quanto rilevante lo vedremo in virtù dei dati che andremo ad accumulare. Anche perché ricordiamo che la somministrazione della dose booster di vaccino ripristina una protezione assai importante contro il virus”.


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