Lorefice: “Non strumentalizzare i principi del Movimento e gli appelli di Beppe Grillo”

Tra le fila del Movimento Cinque Stelle, che sembra voler tornare alla vivacità del confronto delle idee e con la gente nei primi tempi, le acque tendono a intorbidirsi, forse come preludio di una possibile perturbazione politica dovuta al soffio dei primi venti della Costituente.

Cosi’, dopo l’intervento di ieri della Portavoce del M5S al Senato, Senatrice Mariolina Castellone, che ha richiamato l’attenzione degli attivisti e dei cittadini sulla legittimità della posizione del Garante del Movimento, che non intende porre  in discussione i suoi tre elementi fondanti, ovvero il nome, il simbolo e il vincolo del secondo mandato, oggi, sulla polemica sollevata dal botta e risposta fra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, è intervenuto anche  il Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Senato Pietro Lorefice che, in una nota inviata agli Organi di stampa , ha scritto – Se è stato avviato un processo costituente, è per capire davvero cosa vogliono i cittadini ed elettori(attuali ed ex), dove abbiamo sbagliato, dove possiamo e dobbiamo migliorare, dove e come possiamo cambiare in meglio. 

Se abbiamo avviato questo processo – ammonisce Lorefice –  è per il bene della collettività, non per quello dei politici e dei politicanti. La costituente è solo ed esclusivamente un nobilissimo strumento per dare ai cittadini ciò che dei cittadini è: il vero potere decisionale, senza filtri.
Diciamocelo chiaramente: essere contro la regola dei due mandati, non significa necessariamente essere attaccati alla sedia.

Così come, essere a favore del limite dei due mandati – precisa Lorefice – non significa necessariamente essere pronti a tornare alla vita di prima, ma magari preparare la volata per lo scranno lasciato libero ai nomi di qualche “amico”, “compagno” cordata o altro “agglomerato” più o meno locale, costruito sottotraccia nei mesi e negli anni precedenti. Smettiamola quindi con le ipocrisie di chi, appellandosi ai principi identitari del M5S, strumentalizza la loro importanza per questioni di mero interesse personale.

L’essenza di una politica trasparente, a porte aperte è questa: – rimarca il Senatore – essere diretti, raccontare davvero ciò che muove gli animi, nel bene o nel male. Le ipocrisie e le strumentalizzazioni della natura del Movimento, portate avanti in queste ora da qualche ‘scissionista’ o presunto tale, sono strumentalizzazione anche degli appelli dello stesso Beppe Grillo, al quale tutto questo ciarlare non credo giovi in alcun modo.

Un’operazione disgustosa, dispiace dirlo – scrive con un certo rammarico il Segretario della Presidenza del Senato, che conclude  – Lo scopo del M5S ai suoi albori era quello di aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, non di spacciare il tonno per caviale.

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