Luca Barbareschi

Luca Barbareschi: “le attrici che denunciano molestie lo fanno per pubblicità”

Se le luci dei riflettori non cercano Luca Barbareschi, Luca Barbareschi cerca le luci dei rifelttori. Concede un’intervista che poteva essere umanamente comprensibile: lo sfogo di un racconto traumatico che lo ha portato oggi a quello che è, ma, invece, la sua chiacchierata con il quotidiano La Repubblica ha intrapreso un percorso diverso. Parlando del personaggio che interpreterà nel nuovo film The Penitent, di cui è pure produttore e diretto da Roman Polanski, l’attore 66enne ha dichiarato: “Sono stato omosessuale” precisa e aggiunge di essere stato ripetutamente violentato nell’Istituto religioso presso il quale studiava.

Un racconto che sicuramente pone in discussione le posizioni della Chiesa di fronte il triste e drammatico tema della pedofilia, recentemente sollevato anche im occasione della riapertura del caso della sparizione di Emanuela Orlandi. 

Nell’intervista parla anche del suo ruolo nel film dove interpreta Jordan Peterson psicologo e saggista canadese. Come studioso, le sue principali aree di ricerca sono la psicologia sociale, quella delle anomalie del comportamento, con un particolare interesse per la psicologia delle credenze religiose e ideologiche, e l’analisi e il miglioramento della personalità e delle prestazioni individuali.

Luca Barbareschi ha definito Peterson “un genio attaccato ferocemente perché si rifiuta di dire che c’è un terzo sesso. Trovo che abbia ragione: è un medico e non può prescindere dal fatto che i cromosomi siano quelli. Nel nostro film lo psichiatra viene linciato perché un giovane paziente gli annuncia una strage e poi uccide otto persone. L’assassino è ispanico, vittima della società, è gay, emarginato, quindi forse non è più colpevole. La stampa si sposta sullo psicologo, complice una pubblicazione in cui aveva scritto che l’omosessualità è un adattamento. Per me ci sta: io sono stato omosessuale nella mia vita, forse ho trovato un adattamento alle mie problematiche“.

E se in molti avevano aperto uno spiraglio verso l’attore, dopo quest’ultima ultima uscita, ancora una volta hanno dovuto fare dieci passi indietro.

Ma è la dichiarazione successiva che ha innescato una ridda di critiche e commenti. L’attore decide di parlare di molestie alle attrici nel mondo del cinema e dello spettacolo: “A me viene da ridere, perché alcune di queste non sono state molestate… sono state approcciate malamente, ma in maniera blanda, non cose brutte. Alcune di queste andrebbero denunciate per come si sono presentate”…

Per Luca Barbareschi queste denunce sarebbero solo una ricerca di pubblicità e niente più. “Secondo me Amleta (associazione di promozione sociale il cui scopo è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo, ndr) dovrebbe riguardare non solo le attrici, che sono una piccola comunità. Il problema delle molestie è grave e generale, riguarda anche la commessa del supermercato che deve subire per non perdere il posto. Questo deve cambiare. Ho quattro figli, un maschio e tre femmine, e voglio che siano dignitose, libere e non subiscano mai”.

E diciamolo tranquillamente, se non avesse rilascaito quest’intervista nessuno avrebbe saputo che ancora recita e che a breve sarà in sala con un film di Polanski. Lo stesso Roman Polanski che, ancora oggi, è protagonista di molte denunce di molestie e di stupro.

 

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