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Lucio Malan: “Come dice la Bibbia: l’omosessualità è un abominio”

Il Senatore Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, nelle ultime ore è finito nell’occhio del ciclone, per le sue dichiarazioni rilasciate al programma radiofonico “Un giorno da pecora” su Radio1.

Alla domanda del perché ha deciso di lasciare Forza Italia e unirsi al partito della Presidente Giorgia Meloni, Malan ha risposto che una delle ragioni era stato l’appoggio di Forza Italia al Governo Draghi, il quale aveva sostenuto il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia e altre discriminazioni.

Durante l’intervista di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, al Senatore Malan è stato fatto presente che, facendo parte lui della chiesa valdese, il matrimonio per le coppie dello stesso sesso sono accettate dal loro credo. Per tutta risposta il Senatore ha dichiarato: “la chiesa evangelica valdese è fondata sulla Bibbia e non sulla gerarchia e noi non abbiamo il dovere di obbedienza“.

Così i due presentatori chiedono: “ma nella Bibbia c’è scritto che i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono vietati?” la risposta di Malan è netta: “C’è scritto di peggio, se vogliamo, e in modo anche più esplicito. Non sui matrimoni ovviamente, che nessuno ha mai pensato che potessero esserci duemila anni fa. C’è scritto che l’omosessualità è un abominio e una serie di altre cose, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento“.

Per essere precisi la frase detta dal Senatore arriva da Levitico capitolo 18 versetto 22 che dice “con un uomo non giacerai come si giace con una donna: è un abominio!” Lo stesso libro in cui si dice “Ma tutto ciò che non ha né pinne né scaglie, tanto ne’ mari quanto ne’ fiumi, fra tutto ciò che si muove nelle acque e tutto ciò che vive nelle acque, l’avrete in abominio” o “Né un gobbo né un nano né colui che ha una macchia nell’occhio, o ha un eczema o la scabbia o i testicoli schiacciati. Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aaronne che abbia qualche difetto, si accosterà per offrire i sacrifici fatti col fuoco all’Eterno. Ha un difetto; non si accosti quindi per offrire il pane del suo DIO.

Immediate le reazioni del mondo politico e non solo.

Prima fra tutte Mara Carfagna che dichiara: “Grazie Malan per aver spiegato perfettamente perché sono in Azione e non più con voi“. Carlo Calenda utilizza Twitter postando: “Parole indegne e sintomo di una profonda ignoranza. Se le nostre regole derivassero dal Vecchio Testamento, non saremmo molto diversi dai talebani“.

A nulla sono servite le parole di “giustificazione” del Senatore Malan che ha dichiarato: “Non ho detto che l’omosessualità è un abominio. Al conduttore della trasmissione che mi chiedeva come mai fossi contrario al ddl Zan, visto che la chiesa valdese di cui sono membro è favorevole, ho risposto che la chiesa valdese è fondata sulla Bibbia, che è molto severa sull’omosessualità. E su specifica richiesta del conduttore ho citato, come esempio Levitico 18:22. La prossima volta, per evitare problemi di comprensione a chi mi ha attaccato, mi limiterò a citare il numero del versetto“. 

La Presidente di Arcigay, Natascia Maesi, ha puntato il dito contro le parole “gravi del Senatore, che brandisce testi sacri per promuovere l’odio contro le persone omosessuali“.

Dichiarazioni che sono la prova di “una destra reazionaria e illiberale”, denuncia infine il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.

 

(Foto sceenshot tv)

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