Delusione e dolore. Non ci sono altre parole nel team di Luna Rossa dopo il ko di Gara 9, unica gara disputata dopo l’annullamento della 10 a causa del vento sul campo regata C.
Dopo aver condotto perfettemente quattro gate e mezzo, resistendo agli assalti di New Zealand con grande capacità tattica, gli italiani sono finiti in un salto di vento che li ha costretti a rallentare. E’ così sfumata l’opportunità di vittoria, lasciando ai Kiwi ben quattro match point per chiudere i conti.
Francesco Bruni non nasconde il suo dolore: “E’ stato un dolore, ma continuiamo a lottare e non ci arrendiamo – -. Siamo orgogliosi di quanto fatto. Non siamo riusciti a cogliere ogni salto di vento, ma pensiamo già alla prossima regata. Abbiamo lottato parecchio, siamo andati benissimo all’inizio e ci sono state fantastiche chiamate. Abbiamo raggiunto la boa con un angolo stretto, non abbiamo rimpianti. Continueremo a essere aggressivi, a spingere e sgomitare, sperando di fare le chiamate giuste nei momenti cruciali”
Il timoniere della Nuova Zelanda risponde così: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro, senza mai mollare. Siamo andati vicino alle boundary. Bello andare al Campo C, siamo tornati qui e ci è piaciuto molto. La comunicazione in una regata tattica come questa è fondamentale, abbiamo controllato l’altra barca. Dobbiamo continuare a imparare da ogni regata, ci manca un punto: lotteremo fino a quando sarà necessario per portare a casa il trofeo. E’ stata una battaglia”.