Madame

Madame: la sua verità “Non mi sono mai vaccinata”

Negli ultimi giorni si è tanto parlato del caso Madame sui finti green pass, la mancata vaccinazione e soprattutto per le indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Vicenza su false vaccinazioni anti-Covid, che a febbraio aveva portato all’arresto di tre persone, di cui due medici.

Insieme alla cantante Madame è spuntato fuori anche il nome della tennista Camila Giorgi che sembrerebbe anche lei una finta vaccinata per avere il green pass necessario agli spostamenti e allo svolgimento della loro attività.

Le due sono nella lista dei clienti di uno dei medici arrestati, ma non sono sue pazienti. Secondo l’ipotesi d’indagine, potrebbero essersi recate appositamente nello studio di Vicenza per ottenere il Green pass pur non essendosi sottoposte alla profilassi. E’ da accertare se i due personaggi pubblici abbiano effettuato o meno la vaccinazione; per le esibizioni della cantante, comunque, all’epoca dei fatti, bastava avere un tampone con esito negativo per poter lavorare. I due medici sono stati rimessi in libertà, nel frattempo, perché caduto il rischio di reiterazione del reato.

Ma oggi è proprio Madame, in un lungo post Instagram, a voler dire la sua verità.  Un carosello che spiega il motivo per cui lei non abbia mai ricevuto nessun vaccino nella sua vita. Ma che però non da risposta alla domanda che tutti si stanno ponendo. Aveva o no un green pass falso?

 

 
 
 
 
 
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Sul suo post spiega che la sua famiglia sia sempre stata poco interessata alla medicina “chimica” ma attenta nell’utilizzo di medicina alternativa e “naturale“.

Queste le parole di Madame sui social: “Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale spingendosi su ricerche alternative. Non giudicherei a priori le scelte di una madre e di un padre innamorati di una figlia perfettamente sana dopo aver subito un aborto qualche anno prima. Anche le cure mediche che ho ricevuto sono quasi sempre (tranne in casi in cui servivano medicine chimiche come antibiotici, antidolorifici o cortisonici) state naturali. Tuttavia, si fa presto a partire dalla ricerca di un’alternativa e finire in un girone infernale di complottismo.

Durante il Covid i miei ci cascarono. Dato che sapevo che quel che dicevano si avviava in una direzione ostinata e contraria rispetto a quello che la scienza esponeva, io decisi di tapparmi le orecchie e di non volerne sapere più nulla né da loro né dalla televisione. Chiesi comunque ad amici e conoscenti cosa ne pensassero di questo vaccino e come immaginavo alcuni si dissero favorevoli e pochi altri meno. Successivamente chiesi anche a medici e a medici in pensione cosa ne pensassero e le risposte furono tutte positive. A un certo punto stavo dunque prenotando un vaccino a Milano quando mia madre mi avvisò che l’avrei fatto con lei a Vicenza. Una volta arrivata a Vicenza capii però che la sua posizione non era cambiata pur non rimproverandola.

Successivamente sfruttando la mia convivenza da sola a Milano, sotto il controllo di me medesima soltanto, decisi mossa da buona volontà e ipocondria di sottopormi a varie visite. Ne prenotai una ventina circa, di ogni tipo, anche inutilmente (come hanno detto molti medici da cui sono andata) dato che spesso la risposta fu stata ‘signorina, lei è sana come un pesce’, salvo in alcuni casi, ma qui si entra nella mia condizione di salute e la ritengo una questione intima e privata. Ho chiesto a ogni medico specializzato in ambiti inerenti al Covid un’opinione sui vaccini e la risposta è sempre e comunque stata positiva.

Una volta fuori dal marasma della pandemia con l’ansia quasi a zero e nessuna pressione esterna, ho deciso di iniziare a stapparmi le orecchie e cominciare finalmente a documentarmi senza chiedere aiuti esterni. Ho notato da video, documenti, dibattiti, interviste che tutto ciò che mi dicevano i miei erano esattamente le teorie che sostenevano dei personaggi ignoranti in materia medica e chiaramente sopraffatti dalla paura. Al che mi sono spaventata, e ho intuito di aver tenuto le orecchie tappate troppo a lungo. Un giorno a pranzo in montagna arriva una telefonata dalla questura. Il lunedì mi presento da loro, sono indagata. Questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa.

Dopo una lunga chiacchierata con un medico infettivologo e una revisione delle mie ultime visite, lui mi prescrive una serie di vaccinazioni che reputa essenziali. Gli espongo ogni mio dubbio, lui pazientemente lo accoglie, mi risponde con disponibilità e io comprendo. Mi dà il contatto dei suoi colleghi del centro vaccinazioni e proseguo e proseguirò a completare tutte quelle necessarie per me e utili per gli altri. Grazie Dottore.

A tutte le persone che mi hanno scritto che ho fatto bene a non vaccinarmi e tutto, voglio invitarvi a informarvi a mente lucida, senza farvi prendere dal panico. Fidatevi delle persone giuste. Nessuno vuole il nostro male. Lottiamo tutti quanti in fondo per un solo motivo: stare in salute e stare tranquilli. Queste parole sono indirizzate anche ai miei, che reputo persone davvero intelligenti ma prese da un timore che li ha condotti in contesti poco affidabili“.

Lucarelli sul caso Madame

Leggendo attentamente le parole scritte da Madame si notano paure e incertezze ma nessuna forma di pentimento per un possibile reato commesso. Anche Selvaggia Lucarelli in un suo tweet chiede una sua risposta in merito e non una “supercazzola“.

 

 

(foto Pixabay)

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