Manovra economica: cosa cambia per le pensioni

Da quota 103 con la stretta sulle penalizzazioni per l’anticipo della pensione al rialzo della cedolare secca sull’affitto della seconda casa e oltre, dal taglio del cuneo fiscale e al taglio del canone Rai e gli sgravi sulle assunzioni. La Legge di Bilancio coni suoi 109 articoli inizia il suo iter al Senato senza modifiche della maggioranza per accelerare l’esame, per dare prova della compatezza delle forze che sostengono il governo e soprattutto per rassicurare i mercati sull’attendibilità della versione congedata dal governo in vista del rating di Moody’s il 17 novembre.

Torna a quota 103 la possibilità di pensione anticipata con 62 anni di età e 41 di contributi ma l’assegno sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo, secondo le norme in tema di pensioni contenute nel testo definitivo. Si allungano anche i tempi per le finestre di uscita: 7 mesi per i lavoratori privati e 9 mesi per i dipendenti pubblici. In ogni caso, si legge, l’assegno mensile riconosciuto non potrà essere maggiore di quattro volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente.

Tra le misure spicca la rivalutazione per le pensioni fino a 2mila euro al mese, 4 volte il minimo.

Resta all’85% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, 2mila e 2.627 lordi 500 euro e scende al 22%, dal precedente 32%, per quelle oltre 10 volte il minimo, dai 5mila euro in su’.

Viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo, al 47% per quelli tra 6 e 8 volte e al 37% per quelli tra 8 e 10 volte.

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