È venuta la notte fra venerdì e sabato, l’aggressione allo scrittore Marek Halter. Lo scrittore è stato picchiato in casa sua, a Parigi, da due individui che indossavano il passamontagna.
Lo scrittore ha raccontato, in un intervista a Le Figaro, che “Mi ero addormentato nella mia poltrona mentre verificavo il manoscritto quando ho sentito una presenza e ho visto un uomo con un passamontagna sopra di me ed un altro vicino alla porta. Indossavano entrambi guanti neri e mi sono sembrati dei professionisti. Ho afferrato quello che si trovava vicino a me, per chiedergli cosa facesse in casa mia. Mi ha colpito: Se gridi, sei morto, mi ha detto”. Gli aggressori sono entrati dalla finestra e non hanno rubato niente, lasciando persino sul tavolo la carta di credito dello scrittore: “Per mostrare in qualche modo che non era questo ad interessarli. Hanno anche preso le mie chiavi, come se intendessero tornare”.
“Volevano spaventarmi, avvertirmi”, ha detto Marek Halter, che ha presentato una denuncia alla polizia.
Lo scrittore, nato a Varsavia e sopravvissuto alla Shoah, ha ricevuto telefonate di solidarietà dal presidente francese, Emmanuel Macron, e dal primo ministro, Jean Castex. Solidarietà dall’imam Chalgoumi di Drancy. “Sostegno e affetto” sono stati manifestati anche dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo. Halter era stato già oggetto in passato di intimidazioni verbali.