Cinema – Marilyn Monroe: a 60 anni dalla morte il mito è sempre vivo

Il 5 agosto 1962 moriva Norma Jeane Morteson Baker e nasceva il mito di Marilyn Monroe. Sessant’anni dopo possiamo di certo dire pressoché intramontabile.

Al momento della sua morte Marilyn Monroe era già entrata nella storia, oltre che nell’immaginario collettivo, grazie alla potente macchina del cinema. La sua, una figura iconica, che l’attrice sapeva ben interpretare.

Come quando il 19 maggio 1962 cantò sinuosa nel più famoso dei suoi abiti – un vestito lungo color carne di Jean Louis, poi venduto all’asta per 1,26 milioni di dollari nel 1999 – un suadente Happy Birthday Mr President al Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy, davanti a 15 mila persone al Madison Square Garden di New York.

E sono intramontabili alcune scene dei suoi film, ripetute ed emulate all’infinito. Da quella in Quando la moglie è in vacanza, dove l’aria della metro proveniente da una grata le solleva la gonna plissè dell’abito bianco, alla scena del suo arrivo alla stazione ferroviaria nel film A qualcuno piace caldo con cui vinse un Golden Globe come migliore attrice in un film commedia.

In attesa di Blonde: esce il 28 settembre

Il prossimo 28 settembre in moltissimi si precipiteranno a vedere Blonde, lungometraggio atteso a lungo, da quando ne è stata annunciata la produzione nel 2016. Si tratta della rivisitazione dei drammi interiori di Marilyn, in una Hollywood che divora spietata i suoi divi, con la cubana Ana de Armas protagonista. Il lungometraggio è in concorso alla 79esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Il regista Andrew Dominik, origini neozelandesi e una vita tra Los Angeles e l’Australia, ha lavorato al progetto per quasi 15 anni. In questi ha cambiato due volte l’attrice protagonista. La sceneggiatura è tratta da Blonde, il best seller del 2000 di Joyce Carol Oates, la grande scrittrice americana due volte candidata al Premio Nobel per la Letteratura e vincitrice del Femina Foreign Language Award per Le cascate nel 2005.

Blonde è basato sulla vita dell’attrice, ma è un romanzo e non una biografia.

(Foto di Pixabay)

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