Massimo Giletti indagato per diffamazione. “È una cosa molto grave – riferisce Giletti -. Anche un ergastolano può fare una querela, però quello che faccio fatica ad accettare è perché a noi sia stato vietato l’accesso agli atti. Vorrei capire quale è la motivazione della querela. Aspetterò e verrà il momento, sempre con fiducia nella giustizia, ma con tutto quello che ho passato e sapendo che Giuseppe Graviano è il fratello di chi mi vuole morto faccio davvero fatica a capire”.
Il fascicolo è nelle mani del capo della procura di Terni Alberto Liguori e del suo sostituto Giorgio Panucci, che materialmente sta svolgendo le indagini. Ha scritto ANSA.