Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto che rende a tutti gli effetti il Green Pass obbligatorio sul posto di lavoro pubblico e privato.
Il provvedimento contiene misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione del certificato verde e il rafforzamento del sistema di screening. L’obbligo riguarda inoltre il personale di Autorità indipendenti, Consob, Covip, Banca d’Italia, enti pubblici economici e organi di rilevanza costituzionale. Il vincolo vale anche per i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice.
Saranno i datori di lavoro ad essere tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione. I datori di lavoro inoltre individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.
Con la firma del decreto da parte del Presidente Mattarella per coloro che saranno colti senza la Certificazione sul luogo di lavoro è prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1.500 euro e restano ferme le conseguenze disciplinari. Per i datori di lavoro che non abbiano verificato il rispetto delle regole e che non abbiano predisposto le modalità di verifica è invece prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro.
Come per il lavoro pubblico, anche per quello privato dipendente saranno i datori di lavoro ad essere tenuti ad assicurare il rispetto delle prescrizioni. Anche per loro entro il 15 ottobre dovranno essere definite le modalità e i soggetti destinati al controllo.
Mattarella ha firmato il decreto Green Pass dopo che la Camera ha confermato la fiducia al governo sul decreto che contiene le misure relative alla riapertura di scuole e università in presenza. I voti a favore sono stati 413, 48 i contrari, un astenuto. Oggi sono partite anche le terze dosi e il Generale Francesco Paolo Figliulo detto: “La macchina organizzativa è pronta. I vaccini delle terze dosi, come stabilito dal Cts dell’Aifa, prevedono vaccino a mRna, quindi Moderna o Pfizer”