Maxi processo dei Nebrodi: 91 condanne e 10 assoluzioni

Il processo alla mafia dei Nebrodi si è concluso con la condanna complessiva a 6 secoli di carcere. Sono stati impegnati nel processo quattro pm della Dda di Messina -l’aggiunto Vito Di Giorgio, i magistrati Fabrizio Monaco, Antonio Carchietti e Alessandro Lo Gerfo – per 101 imputati, di cui 91 condanne e 10 assoluzioni. Il processo nasce dall’operazione denominata “Nebrodi” che, oltre a ricostruire l’organigramma dei clan messinesi, ha scoperto una truffa milionaria, commessa dalle cosche, ai danni dell’Ue.

“Le truffe sono state riconosciute per buona parte. Resta il fatto che su quella parte di territorio della provincia di Messina le truffe hanno costituito la principale fonte di arricchimento sia del gruppo mafioso dei Batanesi sia del gruppo dei Bontempo Scavo, ma teniamo conto che è solo la sentenza di primo grado”. Così il Procuratore aggiunto di Messina Vito Di Giorgio dopo la lettura della sentenza. “E’ stata riconosciuta la mafiosità per i Batanesi mentre per il gruppo dei Bontempo Scavo no”, aggiunge. Per il pm Di Giorgio “buona parte delle truffe contestate hanno retto, è stata riconosciuta l’esistenza del 640 bis, in alcuni casi aggravata. Sicuramente questo è un aspetto importante”.

Le pene più severe sono quelle nei confronti di: Salvatore Faranda (30 anni), Sebastiano biondino Bontempo (25 anni e 7 mesi) e Sebastiano belloccio Conti Mica (23 anni e 6 mesi).

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