Giorgia Meloni si attende un voto compatto della maggioranza al Senato sul nome di Ignazio La Russa, consapevole che altrimenti il centrodestra, inizierà con il piede decisamente sbagliato l’avventura di governo.
L’accordo non ancora stato definito, si lavora per chiuderlo prima delle 10, quando comincerà la seduta a Palazzo Madama, e dovrà includere anche la Presidenza della Camera, destinata probabilmente alla Lega, nonché le caselle dei Ministeri.
Dopo una giornata di forti tensioni le posizioni di FdI, Lega e Forza Italia sino a ieri sera non erano ancora allineate.
La leader di FdI ha aperto una trattativa serrata e praticamente a oltranza con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, che non rinunciano alle loro mire su diversi Dicasteri di peso. La Lega rilancia sul Viminale e anche sulla Presidenza di Palazzo Madama, mentre Forza Italia rivendica la Giustizia e torna la voce di Berlusconi alla presidenza del Senato.
La Premier in pectore deve risolvere un rebus che si fa sempre più intricato, con sempre meno tempo a disposizione per completare un puzzle in cui manca tra le altre anche la delicata casella dell’Economia.