Non ci sarebbe nessun documento di grande rilievo nell’agenda di Matteo Messina Denaro, fra gli oggetti recuperati nel covo in cui il superboss ha vissuto l’ultima fase della sua 30ennale latitante. Nell’agenda, infatti, qualche riflessione sulla vita e sull’amore, le date in cui Messina Denaro ha incontrato la figlia, qualche stralcio di poesia ricopiato. Nessun dettaglio esplosivo.
Questo fa ipotizzare agli inquirenti che esista un secondo covo, altro rispetto a quello di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara, nel Trapanese. Un luogo in cui il boss abbia messo da parte i documenti importanti che possano dare rivalazioni importanti rispetto all’attività mafiosa degli ultimi 30 anni.
Nell’agenda, poi, sono raccolti anche i documenti sanitari. Questo ha condotto ad individuare un medico, Alfonso Tumbarello che avrebbe seguito Messina Denaro nella malattia e che quindi l’avrebbe incontrato più volte. Il medico è iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento e procurata inosservanza della pena. Olter a Tumbarello presto nella lista finirà l’oncologo del boss e altri fiancheggiatori.
Intanto, è fissata per domani mattina, probabilmente nel carcere Pagliarelli di Palermo, l’udienza di convalida dell’arresto di Giovanni Luppino, autista del boss.