Migranti, 3mila sbarcati nel weekend di Pasqua in Sicilia e Calabria

La Pasqua non ha certo fermato gli sbarchi, né i naufragi, nel Mediterraneo. Superati alcuni giorni di maltempo, sono ripartiti i viaggi disperati dall’Africa al Sud dell’Italia, porta dell’Europa. I numeri sono consistenti, parliamo di oltre 3mila migranti sbarcati in Sicilia e Calabria fra sabato e domenica.

Fra i numeri ci sono 38 vittime. Sono uomini e donne che hanno trovato la morte in due naufragi, uno al largo della Tunisia e l’altro in acque sar maltesi. Diciotto invece sono i dispersi. I due salvataggi, ieri, hanno riguardato 1.200 persone in totale. In particolare, la Guardia Costiera è intervenuta per soccorrere due grossi barconi: 800 migranti a bordo di un peschereccio a oltre 120 miglia a Sud-Est di Siracusa e 400 in un’altra imbarcazione in area Sar italiana a 170 miglia a Sud-Est di Capo Passero.


Ci sono poi oltre 40 barchini giunti negli ultimi giorni a Lampedusa, con a bordo in totale quasi 2mila persone. L’hotspot dell’isola torna di nuova alla criticità: è al collasso. Al momento ospita 1.800 persone ovvero quattro volte più della sua capienza massima.

Nella struttura di Contrata Imbriacola ci sono anche i 22 superstiti, 9 donne, del naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica in acque Sar maltesi. Una tragedia sulla quale la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. I sopravvissuti saranno ascoltati dagli agenti della Squadra Mobile, proveranno a ricostruire cosa sia accaduto. Una “tragedia inenarrabile – attacca la Ong Resqship, tedesca – che si sarebbe potuta, e dovuta, evitare con un approccio umanitario alla migrazione invece di blindare i confini europei”.

(foto di Pixabay)

 

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