Migranti, oltre 20mila nel 2023

Dall’inizio dell’anno ci sono stati 20.017 di migranti in arrivo, più del triplo di quelli registrati nello stesso periodo del 2022 (6.152). Per quanto riguarda i richiedenti asilo lo scorso anno il 53% delle richieste si chiuso con un diniego.

Il numero dei morti e dispersi è 323. Nel 2022 ne sono stati stimati 1.410. Secondo i dati del Viminale, l’ondata di arrivi si è concentrata in particolare nei tre giorni 9-11 marzo, quando sono giunte 4.566 persone. Le nazionalità più rappresentate sono ivoriani (2.410), guineani (2.380) e bengalesi (1.506). I minori non accompagnati sono 1.965. Il totale di immigrati inseriti nel sistema di accoglienza è in continua salita: 109.294 al 28 febbraio; erano 76.967 il 28 febbraio del 2022. In un anno c’è stato quindi un aumento di 32.327 ospiti (+42%). La maggior parte dei migranti (74.937) è in centri di accoglienza non gestiti dalla rete Sai, dove vivono invece in 33.244. In 1.113 si trovano negli hotspot.

L’articolo 7 del decreto Cutro ha cancellato la possibilità di non espellere una persona “qualora esistano fondati motivi di ritenere che l’allontanamento dal territorio nazionale comporti una violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare”. La norma prevedeva che si tenesse conto “della natura e della effettività dei vincoli familiari dell’interessato, del suo effettivo inserimento sociale in Italia, della durata del suo soggiorno nel territorio nazionale nonché dell’esistenza di legami familiari, culturali o sociali con il suo Paese”. La Presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, durante l’apertura dei lavori della plenaria a Strasburgo, ha detto che “Abbiamo un dovere da compiere e una responsabilità, siamo una generazione di politici che non può dimenticare queste tragedie. Non dobbiamo rimanere indifferenti davanti a questi eventi, non possiamo accettare che il Mediterraneo diventi un cimitero“.

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Redazione

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