Migranti, sbarchi da Lampedusa a Manhattan

Migliaia di persone, ognuna con la sua storia, ammassate in condizioni spesso al limite. New York e Lampedusa, la prima una metropoli che si affaccia sull’Atlantico a ‘rischio distruzione’ come dice il sindaco Eric Adams, la seconda un’isola turistica nel cuore del Mediterraneo.

Due mondi apparentemente lontanissimi, ma uniti da quella che è oggi una vera e propria emergenza mondiale, con le loro ‘città dei migranti’ che ne feriscono l’anima. Da una parte il Roosevelt Hotel, per anni iconico quattro stelle di Manhattan, oggi malinconicamente ridotto a ‘shelter’ per tante persone alla ricerca del sogno americano che ne assediano le eleganti stanze, un tempo frequentate anche dal personale dell’Alitalia.

Dall’altra l’hotspot di contrada Imbriacola, dove l’emergenza è all’ordine del giorno e le disgrazie umane fanno i conti con la scarsa solidarietà europea.

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