Migranti, sbarchi a Lampedusa. E in 20mila in fuga dal Sudan

Una nuova tragedia, un nuovo salvataggio, per fortuna, nella notte a largo di Lampedusa. È avvenuto nell’aerea SAR italiana: è affondato un barchino, 34 migranti sono stati tratti in salvo da un peschereccio, un migrante è stato recuperato ormai senza vita. Si tratta di 26 uomini, 8 donne e 6 minori. La barca era partita alle 21 di sabato da Sfax in Tunisia. Il trasbordo sulla motovedetta Cp319 della Guardia costiera ha fatto sapere che mancano 20 migranti all’appello. Attivate subito le ricerche.

Lampedusa di nuovo al collasso. Con i 34 dalla Tunisia di questa notte si tocca quota 640 migranti giunti nell’isola in 17 imbarcazioni, solo ieri. Ci sono poi altri 179 uomini e donne giunti in carrette per un totale di 819 accolti in 24 ore.

E ancora restando sui numeri, andiamo all’hotspot di contrada Imbriacola dove gli sbarcati sono stati portati. Qui all’alba di oggi c’erano 1.094 ospiti laddove il numero massimo sarebbe 400. Trecento quindici, invece, ieri mattina, i migranti nella primissima accoglienza.

Una nuova tragica tendenza, in questa ondata verso Lampedusa, sono i natanti in metallo di 6 o 7 metri. La Procura di Agrigento le ha definiti “bare galleggianti”si ribaltano immediatamente a causa della scarsa tenuta del mare.

Filippo Grandi: “tra 10mila e 20mila persone in fuga dal Sudan”

Ancora numeri, più grandi, per un nuovo capitolo emergenziale chiamato Sudan. L’Alto Commissario della Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, spiega che “negli ultimi giorni ci sarebbero tra le 10mila e le 20mila persone in fuga dal conflitto nella regione sudanese del Darfur per cercare rifugio nel vicino Ciad”.

La tragedia continua.

(foto di Pixabay)

 

 

 

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